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Amici veneti, l’indipendentismo fai da te e rissoso e’ senza sbocco

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di GILBERTO ONETO Per anni una bella fetta dei vertici leghisti si è data un gran da fare per sputtanare ogni progetto federalista e indipendentista, e per svillaneggiare l’idea stessa di Padania. E c’è riuscita. Le reazioni allo stomachevole spettacolo sono state di vario genere, dentro e fuori dal partito. Quel che è successo dentro lo sappiamo. Fuori c’è chi si è allontanato schifato da tutto, chi ha correttamente accusato la dirigenza di “corruzione di idee”, ma c’è anche chi ha associato la pessima gestione del progetto alla qualità dello stesso. Non era, per costoro, una certa Lega che sputtanava l’idea di Padania, ma era l’idea di Padania che induceva a certi sbrodolamenti culturali, politici e morali. Smessa la camicia verde, taluni hanno profuso troppo impegno nello svillaneggiare l’idea di indipendentismo padano (c’è anche qualche mesto passerino che storpia il nome in Padagna, rincorrendo l’eleganza del lessico bossiano...) negandone l’e
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3 COMMENTS

  1. Oneto ha ragione, e non può che trovarmi d’accordo.Tuttavia, non è una idea da poco il cammino istituzionale utilizzando la regione, ma tale cammino non può che nascere dalle comunità locali. Il motivo è presto detto : solo valorizzando le comunità comunali, si potranno evitare quelle diaspore, che Gilberto Oneto ha ben descritto qui sopra. Purtroppo, chi pensa alle regionali per la sedia, non pensa a costruire un vero percorso regionale.Solo un agente esterno può modificare un assetto interno, e i comuni, quelli rappresentati da gente normale e non dai partiti, sono gli unici a poter imporre al presidente della regione Veneto un referendum.Imporre,e non subire, perchè lo prevede lo Statuto Veneto approvato dalle due Camere italiane. Altre vie, come quelle istituzionali regionali votate, sono solo pane per i denti del sistema di potere che vive di burocrazia.In sostanza, i veneti hanno bisogno di una vera casa e di un focolare capace di riunirli tutti.

  2. Concordo in pieno e per dare un’idea di come si comportano certi venetisti faccio presente la reazione dell’avv. morosin su canale 5 la sera del referendum della Scozia. La prima cosa che ha detto quando gli hanno dato la parola è stato che con l’indipendenza del veneto sarebbe scomparsa la …. la repubblica italiana???? NO, la Lega!!!!!!!!!!!!!! Sei su canale 5, ti vedono in tutta italia, c’è la scozia che forse se ne va e dà un precedente fantastico a tutti e la tua prima parola è spesa per dire che sparisce la Lega?????????? Ma chissenfrega della Lega!!!!!!!!!!!! Ma io sono indipendentista perchè non sopporto l’italia!!!!!!!!
    Morosin è stato consigliere regionale in veneto fino al 1998.

    Oneto come sempre è un passo avanti e gli altri ad inseguire, almeno quelli che hanno 2 dita di cervello.

  3. Ottimo articolo. Sono piemontese, ogni qui tanto mi tocca pure beccarmi pure degli insulti da qualche mente “fragile”.
    L’unione fa la forza, “divide et impera” è la strategia romana, da soli difficilmente si va da qualche parte, solo un progetto comune, “l’evasione di massa” come la chiama Oneto, può dare risultati.
    E se qualcuno, bontà sua, ancora dice che la Padania, i padani, non esistono, non esistono le lingue padane allora come ho già proposto, chiamiamo la nostra terra “Longobardia”, nel senso di eredi del Regno Longobardo “esistito”, eredi dei Longobardi noti in tutta europa come “, Lombard”, quindi un popolo, una terra noti e storici. Ma infine si tratta di un nome, per me possiamo anche chiamarlo “rabadan” (è l’ambaradan dei piemontesi), Thule, Oibrasil, l’importante non il nome ma la sostanza, l’importante non è il dito che indica ma quel che viene indicato….

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