di MATTEO CORSINI
Come tutti i sistemi di previdenza sociale pubblici, anche quello statunitense è una sorta di schema Ponzi che si avvia all’implosione. E, come accade praticamente ovunque, le soluzioni proposte tanto da chi governa, quanto da chi è all’opposizione, consistono nel migliore dei casi nel calciare avanti il barattolo.
I democratici vorrebbero risolvere il problema dell’insolvenza della Social Security aumentando le tasse a chi guadagna più di 400mila dollari annui, mentre i repubblicani vorrebbero aumentare l’età pensionabile.
Il fatto è che entrambe le proposte non sarebbero risolutive, se non spinte a livelli da esproprio o innalzando l’età al punto da rendere l’accesso alla pensione una data non raggiungibile da una fetta non esigua di americani. Per di più, si tratta di toccare gli interessi di chi vota, a scapito di coloro che ancora non votano e che, prima o poi, dovranno far fronte al fatto che il barattolo arriva contro un muro invalicabile (o, se preferite, cade in un precipizio).
Matthew Yglesias su
Bloomberg Opinion suggerisce un mix delle due proposte, con il classico compromesso che entrambe le parti possano “vendere” al loro elettorato.
Propendendo, peraltro, più per la redistribuzione bideniana, con argomentazioni che vanno dal fatto che i più ricchi hanno assegni pensionistici più alti e inoltre vivono mediamente più a lungo.
Il fatto è che costoro hanno assegni più alti perché durante la loro vita hanno pagato più contributi al sistema. Quanto al fatto che vivano mediamente di più, è statisticamente vero, ma non dovrebbe essere di per sé un crimine.
Non esiste una soluzione indolore, in questo come in tutti gli altri schemi Ponzi previdenziali, perché è nella configurazione degli schemi stessi che ci sono i germi della sua implosione. L’aggravante degli schemi pubblici è che non sono ad adesione volontaria, bensì obbligatoria. Il che unisce la inevitabile fragilità dello schema alla violazione del principio di non aggressione nei confronti dei pagatori netti.
Si potrebbe ribattere che gli schemi Ponzi privati nascono con finalità truffaldine, mentre quelli previdenziali pubblici sono animati da buone intenzioni. Che però, come noto, lastricano le vie dell’inferno. Si possono aumentare le tasse/contributi, si può alzare l’età pensionabile, fino a quando i versamenti saranno sostanzialmente a fondo perduto, perché saranno molto basse le probabilità di percepire i benefici. Una lenta implosione, nel migliore dei casi.