di REDAZIONE
Conoscere il gallo forcello, il gatto selvatico, il tasso, la coturnice, il capriolo, il camoscio e il grifone. Ma anche la genziana di Froelich, la campanula di Zois o il papavero delle Giulie, splendidi fiori tipici dell’area del Parco naturale delle Prealpi Giulie. Capire l’importanza e il ruolo dell’acqua, le peculiarità geologiche dell’area tutelata, il carsismo; imparare a conoscere le cavità, i fontanoni e le praterie d’alta quota di questo territorio intatto.
Sono gli obiettivo del progetto che, dall’inizio dell’anno e fino pochi giorni fa, ha interessato l’allestimento del Centro visite del Parco naturale Regionale delle Prealpi Giulie della sede centrale, a Resia (Ud-Fvg). Gli spazi, su due piani, accessibili anche alle persone diversamente abili, si compongono di 6 sale e sono stati completamente rivisitati grazie al progetto “Por Fesr obiettivo competitività regionale e occupazione 2007-2013” che, attraverso la Regione Fvg, ha messo