Le parti civili hanno chiesto una condanna a sei anni di carcere e a 10 anni d’interdizione dai pubblici uffici per l’ex-presidente catalano Artur Mas, rinviato a giudizio per avere organizzato nel 2014 un referendum consultivo sulla indipendenza.
La stessa condanna è stata chiesta per le allora vice- presidente e ministro del governo catalano Joana Ortega e Irene Rigau. La data del processo non è stata ancora fissata. I tre dirigenti secessionisti catalani sono accusati di “disobbedienza” per non avere rinunciato al referendum come ordinato dalla corte costituzionale di Madrid.
I due sindacati di polizia costituiti in parte civile chiedono che siano anche processati per presunta ‘malversazione’ per avere usato fondi pubblici per organizzare la consulta. La procura da parte sua ha chiesto la settimana scorsa una condanna all’interdizione per 10 anni, lasciando decadere l’imputazione per malversazione.
La procura dello stato spagnolo ha avviato inoltre una inchiesta parallela sulla presidente del parlamento catalano Carme Forcadell, per un possibile reato di disobbedienza per avere consentito ai deputati di Barcellona di votare una mozione che avvia un processo d’indipendenza.
Non che questa Unione europea mi vada bene, ma, di fronte a queste storie vedere gente che invoca il ritorno alla sovranità dello stato nazionale, mi fa una certa impressione