Di “Micronazioni”, “diritti di secedere”, “piccole patrie” parliamo da sempre su questa rivista, visto che si tratta della nostra linea editoriale. (VEDI QUI). Oggi, possiamo segnalarvi la pubblicazione di un interessante libro, che di questi fenomeni socio-economico-politici ne ha fatto la sua ragione.
Stiamo parlando dell’Atlante delle micronazioni, edito da Quodlibet, il cui autore è Graziano Graziani, il quale scrive che di motivi per fondare una nazione ce ne sono tantissimi: idealismo, goliardia, politica, persino l’evasione fiscale. E qui, sicuramente, il termine evasione va chiaramente inteso per quel che la sua etimologia ci insegna, ovvero fuga dagli inferni fiscali. Nel libro si raccontano i casi più strani e suggestivi di una pratica molto più diffusa di quanto ci si immagini, dichiarare l’indipendenza di una microscopica parte di territorio e proclamarsi re o presidente, almeno in casa propria.
Pochi sanno, ad esempio, che oltre a San Marino e al Vaticano, esistono in Italia un paese e un’isoletta che vantano la sovranità assoluta sui propri territori, sulla base di diritti acquisiti prima dell’unità d’Italia; o che in Australia è stata fondata una nazione per tutelare i diritti degli omosessuali, mentre in Africa e in Sud America alcuni «stati inesistenti» hanno dichiarato l’indipendenza al solo scopo di emettere buoni del tesoro fittizi. Questo libro vuole essere un atlante di storie e personaggi, una geografia di luoghi a metà strada tra realtà e immaginazione e che spesso si dissolvono con la scomparsa del loro fondatore. Piccole epopee che, nel bene e nel male, portano al parossismo l’irriducibile voglia di indipendenza e autonomia dell’uomo.
Una lettura che non possiamo non consigliare. L’autodeterminazione è un diritto naturale!