E’ dal giorno dopo le elezioni che Nicola Sturgeon, la leader dello Scottish National Party, non le ha mandate a dire. Nel discorso tenuto a Bruxelles non ha esistato a ribadire: qualora il referendum britannico sull’uscita dall’Unione Europea dovesse dare esisto positivo, ci sarà immediatamente un nuovo voto sull’indipendenza della Scozia. Motivo? Ribadendo che Edimburgo vuole restare nell’Unione, ha detto che “se la Scozia fosse portata fuori dall’Europa, malgrado delle votazioni nazionali per farla restare, ciò provocherebbe un contraccolpo tra gli elettori scozzesi”.
Il contraccolpo non sarebbe altro che un altro referendum per l’autodeterminazione, come quello dello scorso anno. Nel dettaglio: ” “I benefici dello stare nell’UE sono molti – ha dichiarato durante il suo intervento all’European Policy Centre la Sturgeon – tra i quali voglio ricordare la spinta economica che danno al paese le 171.000 persone nate nel resto del mondo ma residenti e lavoranti qui”. Decisa ad enfatizzare le sostanziali differenze tra le idee del suo elettorato nazionale e quello del resto della Gran Bretagna, ha poi aggiunto: “I sondaggi dimostrano che il nostro popolo supporta la membership con l’UE. Per questo chiederò a Cameron di blindare il referendum con un doppio lucchetto. L’eventuale vittoria del sì non dovrà bastare a dire addio a Bruxelles, ci vorrà l’ok di ogni singola nazione che fa parte del Regno Unito”.
C’è chi sostiene, che la leader dell’SNP stia tirando la corda fin da ora per capire gli umori di Londra su un eventuale ritorno alle urne per decidere l’indipendenza. Fatto sta che ostacolare l’iniziativa inglese sul Brexit, Nicola Sturgeon punta sui giovani e sui non residenti. “Vogliamo che la forbice degli aventi diritto di voto sia allargata fino ai sedicenni, – ha spiegato, ricordando che così è stato anche per il referendum scozzese – e che sia consentito recarsi alle urne anche ai nostri concittadini che vivono all’estero”. C’è chi le ha apostrofate come dichiarazioni di guerra, politica s’intende. Fatto sta che, ad un solo mese dal voto nel Regno Unito, il tema indipendentista, fra Scozia e Inghilterra, pare essere continuamente di attualità.