di PIETRO AGRIESTI
La cosa più impressionante dell’opera di Ayn Rand è stata la sua capacità di trasmettere messaggi economici attraverso la cultura pop.
“Atlas Shrugged” (La rivolta di Atlante, in edizione italiana) è stato ripetutamente inserito tra i libri più influenti di tutti i tempi, risultando spesso vicino alla Bibbia in tali liste.
“The Fountainhead” (La fonte Meravigliosa, in italiano), che è la storia di un architetto indipendente che non è disposto a compromettere il suo talento e la sua visione solo per fare carriera, è stato trasformato in un film di successo negli anni ’40, un film che resiste ancora oggi.
Nessun altro film o libro libertario che io ricordi ha avuto un tale successo di pubblico. La Rand ha riconosciuto, forse meglio di chiunque altro della sua generazione, che per influenzare profondamente la politica è necessario avere un’influenza sulla nostra cultura in senso più ampio.
In fin dei conti, i politici, che sembrano schiavi degli economisti moderni, sono essi stessi schiavi dell’opinione pubblica. Eppure, stranamente, pochi a destra sembrano seguire l’esempio della Rand. In un’intervista, la Rand ha giustamente affermato che il suo marchio di finzione ideologica: “Penso di essere l’unica che sa come farlo correttamente”.
penso proprio che questo sia il punto della sconfirta, per il momento, dei libertari. col suo essere autosufficienti e pensare ai fatti propei, si son fatti sopraffarre dai socialisti che han inculcato i loro valori truffa ai bambini, anche ai nostri, che ira son cresciuti e vedono tutto distorto
I libertari autentici, in linea generale, non soffrono di onnipotenza né credono che sia semplice praticare l’autosufficienza. Sono, peraltro, fortemente antiautarchici. Non è neanche vero che pensino esclusivamente ai fatti propri (pur rivendicandone il diritto!) dal momento che si sono sempre prodigati in propaganda e in produzione di letteratura libera. La sopraffazione avvenuta da parte dei socialisti è stata possibile perché questi ultimi hanno sempre ricevuto cospicui finanziamenti. Se c’è chi ha trovato la strada per convogliare risorse finanziarie anche dall’altra parte, batta un colpo. E vediamo, poi, se la colpa sarà di un presunto solipsismo dell’ambiente libertario.
A mio modo di vedere, il libertarismo è un percorso di autocoscienza. Ci devi arrivare da solo.
I socialisti hanno vita più facile per svariate ragioni. A cominciare da un bacino più ampio, passando per il fatto che le persone vogliono qualcuno da delegare per i problemi, arrivando alla favola che tantissimi credono ancora ai pasti gratis.
Concordo, ma senza gli strumenti intellettuali necessari l’autocoscienza non la si stimola.