di GIANFRANCESCO RUGGERI
Una bandiera per la Catalogna è l’iniziativa che un gruppo di amici indipendentisti, cui dò una mano, sta cercando di organizzare in questi giorni. È bello scrivere, commentare, dibattere, però è anche doveroso far qualcosa, dare almeno una testimonianza pubblica, per lo meno mostrare al mondo che si esiste.
Quando tanti anni fa gli americani hanno iniziato la loro lunga scia di guerre in Iraq, guerre che ancora oggi si trascinano, in molti hanno iniziato ad esporre le cosidette bandiere della Pace. Favorevoli o meno che si fosse all’iniziativa, si deve comunque ammettere che l’impatto visivo era notevole, in ogni via si trovavano balconi e finestre agghindate con la bandiera arcobaleno e ancora oggi qualche straccio smunto con la scritta Pace, dimenticato fuori dalla finestra o riproposto in l’occasione dell’ennesimo bombardamento a stelle e strisce, lo si vede ancora in giro.
Analogamente mi piacerebbe che in previsione del 9 novembre, quando si dovrebbe tenere il referendum per l’indipendenza della Catalogna, le nostre vie si riempissero di estelade catalane, per solidarizzare con i catalani, per mostrare al mondo che tifiamo per loro, ma anche per stimolare la curiosità della gente comune, quella anestetizzata dai mezzi di informazione di massa, dalla scuola pubblica, dagli opinionisti di regime, insomma tutti coloro che ancora vivono nella matrice, in quella realtà virtuale dalla quale non sono ancora riusciti a fuggire. È un modo per andare contro la censura italica, un modo per spiegare al vicino che ti chiede “che bandiera è?” cosa sta succedendo in Catalogna, soprattutto è un modo per parlare di indipendenza, per dimostrare che la vogliamo anche noi, un modo per far presente che l’indipendenza è possibile anche qua, per spiegarne i vantaggi, perché da noi, statene pur certi, il terrorismo psicologico usato dagli inglesi a danno degli scozzesi non attacca: li sfido a raccontare che la Padania o il Veneto andrebbero alla malora senza la Calabria o la Sicilia!
Sia chiaro che il 9 novembre è un appuntamento importante per la Catalogna, non per noi che siamo in tribuna a far da spettatori, ciononostante dobbiamo far conoscere l’evento e radunare un pubblico numeroso, cui dobbiamo far venir la voglia di scendere in campo per giocarsi domani la sua partita. Non vi chiedo un grosso sforzo, basta una bandiera alla finestra e se le notizie che giungo dalla Catalogna vi lasciano perplessi, se vi è il timore che il referendum venga rimandato, a maggior ragione dovete esporre una estelada per la Catalogna!
Così mi rivolgo a tutti voi lettori, ma anche a tutte le associazioni e a tutti i partiti indipendentisti o autodichiaratisi tali invitandovi ad aderire all’iniziativa e se avete la puzza sotto il naso potete anche farla vostra, tutta vostra, dire che l’idea l’avete avuta voi ben prima di quel tal Ruggeri. Va benissimo, non sono geloso, mi basta solo che sul vostro terrazzo ci sia una bandiera per la Catalogna.
In attesa di ritrovarci per un’altra serata indipendentista che sarebbe proprio da organizzare, potete recuperare una estelada cercandola su internet, oppure, specie se siete bergamaschi o comunque di zona, potete rivolgervi alla redazione che vi darà l’indirizzo mail degli organizzatori. Una estelada per la Catalogna, ora!