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Berlusconi: con la lega la collaborazione continuera’

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di REDAZIONE

Con la Lega siete separati? «No, assolutamente, in questo momento la Lega ha bisogno di dimostrare la sua identità e pensano di andare soli alle amministrative, ma la collaborazione è robusta e leale e continuerà ancora»: così Silvio Berlusconi ha risposto nel corso de La telefonata di Belpietro a una domanda sui rapporti con il Carroccio.

Fino a quando deve restare Monti? «Fino a quando, attraverso questo governo, si potranno portare in Parlamento quelle riforme indispensabili da realizzare per il Paese, e per ottenere le quali io mi sono fatto da parte» «Il mio gesto di farmi da parte – ha proseguito Berlusconi – è unico nella storia della Repubblica. Noi siamo maggioranza nel Parlamento e ci siamo fatti da parte per il governo dei tecnici, questo non solo per approvare le leggi d’emergenza chieste dall’Europa, ma soprattutto per poter approvare in Parlamento quelle riforme che sono l’architettura costituzionale del Paese, senza le quali non lo si può modernizzare: meno deputati, la Corte costituzionale, i poteri del premier, la riforma della giustizia, del fisco e del lavoro. Sono tutte riforme – ha concluso l’ex premier – che una forza politica non può fare da sola».

«Il capo dello Stato ha fatto bene, io ho la coscienza di aver servito in questi mesi il mio Paese e sono stato ripagato con l’accanimento dalla magistratura»: così Silvio Berlusconi alla domanda  sulle parole del presidente della Repubblica di ieri al Csm, che «ha detto ai magistrati di stare più zitti – ha detto Belpietro – e di esternare di meno». «La mia amarezza – ha proseguito Berlusconi – è che dopo tanto impegno messo per il mio Paese vengo trattato peggio di un delinquente, con accuse inconsistenti».

Quello sul caso Ruby «è un procedimento che non doveva neppure iniziare», anche perchè «la stessa Ruby ha sempre negato ciò di cui mi si accusa»: così  Berlusconi ha commentato la decisione della Consulta che ha respinto il conflitto di attribuzione della Camera stabilendo così che il processo va avanti. «Siamo a Milano – ha aggiunto l’ex premier – la procura che ha dimostrato in tutti i modi possibili l’accanimento contro di me, ma io mi difenderò».

Il caso Mills invece  lo considera «persecuzione giudiziaria, una operazione diffamazione senza limiti che ha fatto del Tribunale di Milano un tribunale speciale che vuole far fuori Berlusconi dalla politica e distruggerlo come persona. Tutte le prove dimostrano il contrario – ha proseguito Berlusconi a proposito del processo Mills – perchè mai avrei dovuto ringraziare e compensare un signore che proprio per le sue deposizioni è stato determinante per due condanne in primo grado; perchè – ha continuato – avrei dovuto pagare seicento milioni di dollari a chi aveva testimoniato contro di me, tutto questo fa a pugni con la logica e le stesse dichiarazioni di Mills».

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