di ANGELO PELLICIOLI
Dopo mesi e mesi di rottura di scatole, su giornali e TV, finalmente le cosiddette “primarie” del partito democratico sono giunte al loro naturale epilogo. Il risultato lo conosciamo tutti. Ha vinto l’apparato, hanno vinto tutti i vecchi matusa della politica di sinistra, tutti coloro cioè che predicano, da anni, il cambiamento ma che in realtà non ne vogliono sapere. Perché tale cambiamento, se veramente arrivasse, avrebbe come primo risultato quello di mandare tutti costoro a ramengo, senza se e senza ma, ma soprattutto senza vitalizi e privilegi di casta.
C’era, dopo decenni, nella sinistra l’opportunità di cogliere un reale cambiamento, anche anagrafico se si vuole, ma non solo. Ma questo non è stato volutamente recepito dall’establishment . Benché si sia perfettamente consci che il voto espresso (sia pure in via prevalente) dai militanti o dai ferventi simpatizzanti del defunto partito comunista, non possa certo essere paragonato a qu
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