di MARIETTO CERNEAZ
Troppo pochi controlli, si lagna del redditometro il professore della Bicocca in servizio per il giornale di Confindustria: "E' uno strumento che in linea di principio può servire ma da solo non è la panacea, la versione originaria di qualche anno fa aveva diversi limiti, alcuni sono stati superati, rimangono molti punti critici". Alessandro Santoro, professore associato di Scienza delle Finanze all'università Bicocca di Milano non nutre molte aspettative sull'efficacia anti-evasione del nuovo redditometro entrato in vigore oggi.
"Il redditometro gode di grande successo nell'opinione pubblica e tra gli stessi giudici tributari perché si fonda su un principio semplice e ampiamente condivisibile che mette in correlazione i consumi con il reddito - spiega Santoro - in pratica se hai la Mercedes o la Ferrari non puoi essere certo un nullatenente, ma il meccanismo funziona se vi è a disposizione del fisco un vero sistema di tracciabilità degli acquisti che pe
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