di REDAZIONE
Domani dovrebbe essere il giorno in cui Davide Boni prenderà la parola nel Consiglio regionale che presiede per spiegare le recenti vicende giudiziarie che l'hanno coinvolto. Così lui stesso aveva annunciato la scorsa settimana. Tuttavia il condizionale è d'obbligo, perché non è più così certo che il presidente del Consiglio regionale della Lombardia prenderà la parola in Aula per riferire sulle accuse di corruzione che gli ha mosso una settimana fa la Procura di Milano. Magari - ma anche questa è per ora solo un'ipotesi - si limiterà a lasciare un discorso scritto. Il 'giallò è stato alimentato per tutta la giornata da voci sempre più insistenti nei corridoi del Pirellone. «Non ho ancora deciso», ha infine confermato Boni incrociando brevemente i giornalisti, curiosi di sapere che cosa farà veramente domani.
Non si sa che cosa sia cambiato da quando, giovedì scorso, il presidente leghista ha deciso di offrire un gesto di trasparenza istituzionale.
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