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Borghezio: delle chiaie e’ il nostro comandante

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borghezio4di POLENTONE

E’ esilarante pensare al leghismo che si fa portabandiera dell’indipendentismo. E’ dal lontano 1998, che il Carroccio non è altro che una macchina elettorale nazionalista, dedita alla perpetuazione del sistema Italia, dai tempi in cui Milosevic divenne il paladino dell’Umberto magna magna.

Alle ultime elezioni europeee, Mario Borghezio è stato candidato in centro Italia ed è stato eletto. Con i voti di chi? Con quelli di Casa Pound e Forza Nuova, anime cristalline della difesa dell’autodeterminazione padana. Ecco cosa ha scritto il Fatto Quotidiano qualche giorno fa: “Lo scorso fine settimana l’eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio ha partecipato a una convention romana neofascista alla presenza di Stefano Delle Chiaie, fondatore nel 1960 di Avanguardia Nazionale e primula nera del neofascismo italiano (maglietta rossa e di spalle nel video postato su Youtube). Insieme a loro c’erano Gabriele Adinolfi (fondatore di Casa Pound), Bruno Di Luia (ex Avanguardia nazionale) e Adriano Tilgher (presidente del Fronte Italiano). A campeggiare in sala il simbolo fascista della Runa, vessillo del movimento di Delle Chiaie. Borghezio esordisce chiamando “comandante” Delle Chiaie e poi aggiungere: “Oggi da parlamentare europeo giro di più Roma e mi accorgo che i romani amano nel profondo questa città. E quindi, tenendo conto di questo fatto, perché non far breccia nel cuore dei romani e organizzare noi delle iniziative per difendere la grande bellezza di questa città”. (GUARDA IL VIDEO)

Roma über alles insomma: dalla felpa di Salvini al Delle Chiaie comandante il passo è breve, anche se io me, che di polenta non ci ingozziamo,  chi fosse il Marione e da quale passato provenisse non lo scopriamo solo adesso. Cosa c’entri tutto questo con la libertà, però, mi sfugge. O forse no: Bossi diceva a Fini che sarebbe andato a stanare i fascisti casa per casa… Ho capito, una volta stanati ci ha pensato la Lega ad accoglierli.

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3 COMMENTS

  1. il giorno in kùi la smetteremo di meravigliarci x le dikiarazioni dei lekkini italianisti e romanofili del nodde e li ignoreremo, beh, forse allora entrerà nella nostra mente anke la koscienza autentika del nostro voler essere indipendenti e sovrani a kasa nostra …

    la lekka nodde, kome giustamente osservi, è ed è stata il nostro kapestro …

  2. Certo che i politicanti leghisti devono avere dei guardaroba da paura: camicie nere, felpe romaniste, fazzoletti verdi, bandiere rosse… magari un abito talare: nell’italietta cattocomunista non guasta mai. Dei veri e propri camaleonti.

    • si evidenzia il Barnum pagliacciaro ke è … tanti kostumi kolorati e variopinti … tante maskere sberleffo … e promesse kontinue di “grande spettakolo e kose mai viste ! ” 😀

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