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Proposta: introdurre il “bosino” moneta dell’insubria

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di REDAZIONE

L’Insubria dovrebbe battere moneta come misura per integrare l’economia e affrontare la crisi. E’ la provocazione del consigliere comunale di Varese Alessio Nicoletti (nella foto a fianco) di Movimento libero.

Il fenomeno che si sta sviluppando in varie aree d’Europa: Bristol ha deciso di creare il “Bristol Pound” come incentivo al commercio locale, e in Sardegna è al vaglio una moneta locale. “Una caratteristica delle monete locali” spiega Nicoletti “è la presenza di incentivi alla loro circolazione che possono realizzarsi come un costo per chi tiene ferma la moneta troppo a lungo o una svalutazione periodica, limitando così la funzione della moneta a mezzo di pagamento”. I vantaggi sarebbero anche di tipo sociale, essendo le valute locali accettate solo in determinati circuiti, e a titolo volontario. “La quantità di moneta locale emessa è divisa in parti uguali fra gli appartenenti alla comunità che ne riconoscono il valore” aggiunge Nicoletti, che propone al Comune di Varese il progetto d’introduzione di una moneta, dal nome provvisorio di “Bosino”, che può essere esteso al territorio dell’Insubria (Ticino escluso).

Riportiamo il testo della mozione depositata ieri mattina a Palazzo Estense da Alessio Nicoletti:

PREMESSO CHE

-Le monete locali (dette anche complementari) sono strumenti di pagamento complementari che affiancano le valute ufficiali e sono utilizzate su base volontaria in determinati contesti locali da persone, esercizi commerciali, aziende unite da relazioni economiche, sociali, culturali e che scelgono di aderire al progetto;

– La moneta locale non sostituisce la valuta ufficiale;

– Le valute locali sono strumenti di scambio, utilizzati su base volontaria, con cui è possibile scambiare beni e servizi;

CONSIDERATO CHE

 Una caratteristica delle monete locali è la presenza di incentivi alla loro circolazione che possono realizzarsi come un costo per chi tiene ferma la moneta troppo a lungo o una svalutazione periodica, limitando così la funzione della moneta a mezzo di pagamento.

– Gli elementi positivi che derivano dall’introduzione delle valute locali non sono solamente di tipo economico, ma anche di tipo sociale;

– Ogni moneta locale ha un rapporto di cambio con la moneta ufficiale, solitamente la parità;

– In genere, la moneta locale è caratterizzata da un’emissione centralizzata a valore indotto, a debito zero: la quantità di moneta locale emessa è divisa in parti uguali fra gli appartenenti alla comunità che ne riconoscono il valore;

PROPONENDO DI

– Valutare concretamente la possibilità di introdurre a Varese, attraverso apposito progetto, una moneta locale, che potrebbe essere denominata “Bosino”;

– Coinvolgere nel progetto tutti i soggetti interessati, a partire dalle associazioni di categoria e dai sindacati;

– Verificare la possibilità di estendere il progetto ad altri comuni interessati della zona ed, in particolare a quelli della provincia di Varese, Como e Vco.

AUSPICANDO DI

–  Ottenere il consenso dell’intero Consiglio Comunale;

SI IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

–  A condividere il testo della presente mozione;

–  Valutare concretamente, attraverso tutte le azioni necessarie, la possibilità di introdurre a Varese una moneta locale, che potrebbe essere denominata “Bosino”;

– Coinvolgere nel progetto tutti i soggetti interessati, a partire dalle associazioni di categoria e dai sindacati;

–  Verificare la possibilità di estendere il progetto ad altri comuni interessati della zona ed, in particolare a quelli della provincia di Varese, Como e Vco.

 

L’euro è in difficoltà, il sistema finanziario mondiale in grande tumulto. E’ arrivato il momento, per le singole città, di stampare una moneta propria? A Bristol, evidentemente, pensano di sì. Un gruppo di commercianti indipendenti ha lanciato il «Bristol Pound» con il sostegno dell’amministrazione comunale e di una banca.
Secondo quanto riportato dalla Bbc, la nuova moneta sarà solo cartacea e potrà anche essere scambiata elettronicamente. Non è la prima volta che nel Regno Unito viene stampata una moneta diversa da quella ufficiale, la sterlina. Ma per la prima volta essa verrà utilizzata anche per pagare le tasse. Già oltre 100 società e imprese hanno firmato la loro adesione al Bristol Pound, che sarà stampato in tagli da uno, cinque, dieci e 20 venti pound. Un Bristol Pound avrà esattamente il valore di una sterlina. Tra le aziende che accetteranno la nuova moneta ci sono ristoranti, caffè e anche la compagnia dei traghetti.
Per avere le nuove monete basterà semplicemente aprire un conto presso la banca cittadina, il Bristol Credit Union e per ogni sterlina depositata si riceverà un Bristol Pound.
Ma anche in Italia, dove arrangiarsi con la crisi non è più solo un’arte ma sempre di più una necessità, in Sardegna un gruppo di giovani (under 30) ha creato un mercato via web dove le aziende dell’Isola fanno affari pagando con il sardex, una nuova moneta virtuale che vale un euro. Una specie di baratto, aggiornato ai tempi e fatto su misura per il web.

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