di MAURO GARGAGLIONE
Da una squadra di calcio cinese, lo Shangai Shenua, è partita un’offerta d’ingaggio monstre al giocatore Carlos Tevez: 38 milioni l’anno per giocare in quel team! Questo, come direbbe Bastiat, è quello che si vede, e prepariamoci a sorbirci le prediche di coloro che ci diranno che il calcio ha perso l’anima, che è una cosa immorale che dei ragazzotti guadagnino tutti questi soldi, che c’è gente che deve tirare avanti con 400 euro al mese e giaculatorie assortite. Tutte cazzate!
Queste cose succedono per colpa di ciò che non si vede, e quello che non si vede o che, chi potrebbe vedere, ignora di proposito, è lo sconcio privilegio che gli Stati hanno concesso alle Banche Centrali di creare denaro dal nulla. Se il denaro fosse legato all’oro nessun ragazzotto potrebbe permettersi di guadagnare 38 milioni l’anno per tirare calci a un pallone. Solo coi soldi contraffatti, spacciati dalle banche centrali a norma di legge, si può arrivare ad avere una tale disponibilità da pagare così tanto per cose così effimere.
Non date retta ai fessi opinionisti che salteranno sulla sedia rivendicando codici morali, autoregolamentazioni o, peggio, norme di legge che impongano salari massimi (idiozie in cui si sono imbarcati anche in USA, salvo aggirare il salary cap ricorrendo agli sponsor e cambiando nome alla fonte di guadagno).
L’immoralità, se proprio la si vuole arginare, va combattuta studiando cos’è il denaro, il risparmio, il reddito, l’investimento e il tasso d’interesse, senza dimenticarsi di prendere a pedate nel sedere centinaia di economisti “mainstream” che considerano l’interferenza dello Stato in economia e moneta la chiave dello sviluppo economico, e vanno ad insegnare queste bestialità nelle accademie di tutto il mondo.
Una piccola precisazione: il salary cap in USA non è stato introdotto per ragioni moralistiche, ma per evitare che le squadre più ricche lo diventino sempre di più, andando così a rendere prevedibile l’esito di una competizione sportiva per manifesta superiorità di alcune squadre. Negli altri settori economici non sarebbe necessariamnete un problema, ma nello sport è necessario mantenere un pò di equilibrio perchè la competizione stessa non cessi di interesse.
Il mercato sportivo cinese chiede Tevez.
I presidenti delle squadre cinesi acquistano Tevez, senza badare a spese ed in seguito ad una trattativa libera.
In valore , se avessimo un gold standard, potrebbe prendere il medesimo corrispettivo, dato che le valute avrebbero un maggior potere d’acquisto.
Invece di 38 milioni sarebbero, per dire, 2 milioni.
Il calciatore sarebbe strapagato in quel caso, come lo è oggi.
Lo richiedono, e lui vuole esser pagato per trasferirsi in Cina.