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Caso concordia, piombino? chiamatela marina di chernobyl

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Per un certo verso siamo contenti : entro poche ore finirà la colossale presa in giro ai danni di Piombino e della Toscana circa lo smantellamento della famigerata Costa Concordia. Il premier Renzi, che alla sua toscanità ha subordinato la sua ambizione , ha annunciato, e proprio lui, che il relitto sarebbe stato demolito a Genova. Non si parla di noccioline, sono in ballo centinaia di milioni di euro , centinaia di posti di lavoro, che la Toscana ha perso irrimediabilmente a favore di un porto concorrente, per non dire nemico, del sistema portuale toscano.

Dicono che Piombino non era pronta, dicono che Livorno (ma il presidente della Port Authority è genovese..) non aveva un bacino sufficiente : ma sappiamo benissimo che con la volontà politica si fa tutto, e in questa vicenda si dimostra quanto la Toscana, nella politica nazionale, sia debole.

L’ambiente dell’arcipelago toscano è stato, e sarà, violentato, dopo che la sciagurata gestione italiana di Piombino ha portato sull’orlo della disperazione più nera tutto il distretto della Val di Cornia, e quasi 100.000 persone e le loro famiglie : questa è la cifra dell’ennesima bruciante umiliazione ai danni della Toscana. Oltre al danno pure la beffa : i miserabili giornali e mass media italiani continuano a dire che grazie alla Concordia l’economia del Giglio è rinata, trattandoci come dei venditori di tappeti.

toscana_statoDiciamocela invece la verità: il porto di Genova è stato sempre favorito dalle politiche unitarie a svantaggio dei porti toscani. Prima Livorno , di cui è stato bloccato lo sviluppo e la sua affermazione come porto leader dell’alto Tirreno e punto di riferimento portuale della pianura padana, con una politica scientifica di dotazioni infrastruttutturali ridicole (e pensiamo all’ostruzionismo portato avanti da Genova sulla costruzione della Lucca-Modena che avrebbe collegato Livorno direttamente al Brennero e ridimensionato il porto ligure a porto regionale); ora tocca a Piombino che viene rapinata del “risarcimento” che le spettava di diritto. Oltretutto la sciagurata compagnia Costa ha deciso di rimuovere il relitto proprio nel bel mezzo della stagione turistica: davvero tante grazie Costa, tante grazie Renzi, tante grazie Italia.

Bisogna dire che tutto ciò non è demerito, fondamentalmente, del Governatore Rossi ma del fatto che la Toscana non è uno Stato indipendente, che possa prendere decisioni autonome e nell’esclusivo suo interesse e dei suoi cittadini. Per noi toscani sarebbe stato meglio che la Concordia fosse andata in Turchia , a Smirne, anziché in un porto concorrente come Genova. Ora a Piombino manderanno, forse, le vecchie navi militari, con l’amianto, con la radioattività, con le armi da smaltire e tutto. Piombino, che a riguardo era già sulla buona strada, potrebbe pertanto cambiare il nome in “Marina di Chernobyl”, suona persino più carino.

La Toscana è periferia di questo Paese corrotto e marcio: ci aspettavamo le dimissioni del Governatore Rossi, perché questo sarebbe stato un atto di dignità , ma non sono arrivate, segno che la dignità è appannaggio solo di chi alla Toscana ci tiene veramente.

Emiliano Baggiani

TOSCANA STATO

per l’Indipendenza della Toscana

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