di REDAZIONE
I sostenitori della Catalogna indipendente aumentano sensibilmente, mentre calano gli antisecessionisti e ora la differenza fra i due schieramente è solo di un punto, questo secondo i dati diffusi dall’ultimo barometro del Centro Studi d’opinione (CEO) della Generalitat. I dati mostrano la crescita di chi è favorevole a uno stato indipendente dal 42,9% al 46,7%, e una diminuzione degli oppositori dell’indipendenza dal 50% al 47,8%. L’indagine è stata condotta dal 5 al 27 ottobre, quindi dopo le elezioni del 27 settembre, ma prima dell’insediamento del nuovo Parlamento e del fatto che i negoziati tra Junts pel Si e CUP si sono incagliati sulla riconferma a presidente di Artur Mas. Per ora la Cup ha mandato a vuoto due votazioni e se non si troverà una quadra entro il 9 gennaio, il rischio è che si vada a elezioni anticipate con relativo rallentamento del processo indipendentista.
Con questi risultati si rompe il trend dei barometri precedenti, in cui i tifosi della non indipendenza erano in continua crescita: il primo barometro nel 2015 aveva dato il 48% a loro (superando i favorevoli di quasi 4 punti), e il 50% del sondaggio pubblicato a luglio (con una differenza a favore di sette punti).
Nei dati del sondaggio CEO si evidenzia anche il calo degli indecisi, che passano dal 5,8% al 3,9%, mentre coloro che si astengono rimane tra il 1,3% registrato nel mese di luglio e 1,7% dell’ultima rilevazione.
Nel barometro sono state fatte anche domande circa la migliore forma di organizzazione politica per la Catalunya con una scelta possibile tra uno stato indipendente, stato federale, comunità autonoma o una regione della Spagna. In questo caso, lo Stato indipendente con il 41,1% prevale sull’autonomia (27,4%) e sulla Spagna Stato federale (22,2%). Solo il 3,7% ritiene che la Catalogna dovrebbe essere una regione.
In questa sezione, i sostenitori dello stato indipendente sono aumentati, visto che nel barometro precedente rappresentavano il 37,6%.