di REDAZIONE
Il Comitato permanente del Consiglio di Stato spagnolo oggi ha adottato all’unanimità un parere favorevole alla presentazione di un ricorso contro la consultazione alternativa deli 9N da parte del governo di Madrid.
La relazione sarà ora sottoposto all’esame del Consiglio dei ministri che si terrà domani e potrà essere usata per opporre un nuovo ricorso al Tribunal cstitucional contro la chiamata alternativa alle urne.
Il governo di Mariano Rajoy in realtà aveva già assunto la decisione politica di opporsi anche a quella che chiama spregiativamente la “pseudoconsultazione”, ma ha preteso il parere favorevole del suo principale organo consultivo per impedire in qualunque modo al referendum. In precedenza il governo centrale si era già opposto alla prima convocazione del 9 novembre e al decreto di convocazione delle urne firmati dal presidente della Generalitat, Artur Mas, ottenendone la sospensione dal TC.
Il nuovo ricorso dovrebbe essere formalizzato lunedì prossimo, e potrebbe essere discusso dalla Corte costituzionale già martedì.
La previsione, visti i precedenti e l’opinione della maggioranza interna alla Corte, è che il TC approverà anche la nuova iniziativa del governo e dichiarerà la nuova chiamata 9-N come un tentativo di tenere un referendum sotto copertura, quindi illegale perché in contrasto con la Costituzione.
Al termine della riunione il membro del Comitato permanente e giurista Miguel Piñero Rodríguez ha detto che il Consiglio di Stato è “assoggettato alla dottrina” e quindi non può cambiare idea “in ogni momento”, riferendosi al parere emesso il 28 settembre sull’originale 9N, poi approvato all’unanimità il ricorso alla Corte costituzionale.
Rodriguez Piñero ha anche sottolineato che la base del parere e uno degli argomenti usati dal governo spagnolo nel suo ricorso è il fatto che la domanda della consultazione alternativa è la stessa dell’originale 9N.
