L’ANC, l’Assemblea Nazionale Catalana, ha da poco cambiato il suo presidente. Si chiama Jordi Sanchez e in una intervista a “Catalunya Radio” ha dichiarato quanto segue: “Non vedo alcuna possibilità di dichiarare unilateralmente l’indipendenza dopo le elezioni del prossimo 27 settembre”. Tranchant insomma. Ancora: “Ma che vuol dire che il 28 settembre dichiariamo l’indipendenza e siamo già indipendenti”? “Certo – ha ribadito – mi piacerebbe molto, ma credo che non sarà fattibile e comunque non è la strada giusta”.
Insomma, Jordi Sanchez dice che l’ANC non propaganderà una simile teoria, dato che secondo lui è irrealizzabile. Secondo Sanchez, in caso di vittoria dei partiti indipendentisti, si dovrà “aprire un processo costituente che coinvolga tutti, certo nel solco di un cambio radicale, ma pur sempre democratco”, ha detto.
Per ora, nessuna reazione ufficiale dei partiti catalanisti è giunta dopo le dichiarazione del leader dell’ANC, che è stato anche accusato di appartenere ad una qualche fazione. E Jordi Sanchez ha chiarito la sua posizione in merito: “Mi han detto che ero di ‘Iniciativa”, oppure che ero memebro del PSUC, ma anche che ero la mano destra di Artur Mas. Mi hanno detto di tutto. La verità è che non ho mai militato in alcun partito politico. Certo, coltivo ottime relazioni con molte persone, sia in ambito sociale, che in quello politico e culturale”.