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Catalogna, un migliaio di spagnoli contro la lingua catalana

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Spagnoli a Barcellona

di MARIETTO CERNEAZ

Se non ci si mette Madrid a sponsorizzare le manifestazioni anti-secessioniste catalane, il risultato è che uno sparuto numero di persone (che hanno tutti i diritti del mondo di farlo) scende per le strade di Barcellona per manifestare.

Un migliaio di persone ha inscenato una manifestazione nel centro della capitale della Repubblica catalana contro l’indipendentismo e sollecitando che nelle scuole della Catalogna si insegni più lingua spagnola (castigliano).

In un secondo corteo che ha percorso il centro invece si sono radunate alcune centinaia di indipendentisti. Nella manifestazione anti-secessione, si sono sventolate molte bandiere spagnole mentre la folla scandiva: “Non siamo fascisti, siamo spagnoli!”, e: “Non fatevi ingannare, la Catalogna è Spagna”.

La protesta è stata convocata dal movimento di base Hablamos Español (Parliamo spagnolo). Nelle scuole catalane la maggior parte delle lezioni viene impartita in lingua catalana.

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2 COMMENTS

  1. Sono situazioni geo-politiche che, se non risolte in maniera adeguata, rischiano di degenerare in un conflitto silente, nella società civile. Il Governo spagnolo, non vuole concedere il referendum, per il rischio di perdere la Catalogna ), senza possibilità di recupero. La differenza tra le due fazioni, Pro e contro è minimo, e quindi Sánchez non può e non vuole essere additato come il Presidente che ha concesso la possibilità ai Catalani di autodeterminarsi. La Spagna però in questo modo, sta rischiando che in poco tempo, due o tre anni la Catalogna si costituisca come stato indipendente. Sarebbe giusto far votare il popolo sull’ autodeterminazione. Chi prende il 50% più uno vince. La democrazia e la logica vuole questo.

  2. si potrebbe dire che anche la Spagna è un’appendice dell’Europa continentale, come Metternich diceva che l’Italia era una penisola del mediterraneo… La realtà è che se non si rispettano i popoli che hanno secoli se non millenni di storia nel loro dna, non c’è verso di porre fine agli inganni dei poteri costituitisi sulle loro teste con lo scopo di annullarne le potenzialità e ridurli a masse informi da manovrare a piacimento…
    Ma non ci dobbiamo rassegnare perché sarebbe come morire sacrificati ai poteri dominanti e informi, e direi diabolici, che dobbiamo sconfiggere!

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