CBDC, la valuta di Stato perfetta per una società orwelliana

di LEONARDO FACCO Ufficialmente, dai tempi in cui scrissi "Elogio del contante" cerco di avvertire che la sparizione di qualche foglietto di carta colorata non rappresenta altro che l'abolizione dell'ultimo centimetro di libertà monetaria, ovvero l'inizio della società del controllo per via economica. "Prediche inutili", avrebbe detto Luigi Einaudi. La distopia orwelliana per via bancaria avanza e le CBDC (Central Bank Digital Currency) - la moneta di Stato digitale insomma - sono all'orizzonte. Perché? Per un motivo essenziale: "Le CDBC vanno immaginate come un sistema di concessioni, non come una valuta". Lo ha spiegato, durante un summit ad Amsterdam, il professor Richard A. Werner,  uno di quegli economisti di alto lignaggio, che vanno tanto di moda da almeno mezzo secolo a questa parte, visto che da sempre sono sponsor del più bieco keynesismo e fautori del Quantitative Easing a nastro, come se non ci fosse un domani insomma. In merito alle CBDC, Werner non nasconde