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Celentano, ma dagli un taglio che hai rotto!!!

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del DIRETTORE

«Giornali come Avvenire e Famiglia Cristiana andrebbero chiusi». Il primo monologo di Adriano Celentano al Teatro Ariston è di quelli che farà discutere per giorni. Da cattolico dubitante, Adriano se la prende con una parte della Chiesa e dei giornali che amministra (e che lo hanno attaccato per la sua decisione di dare il cachet in beneficenza). Annunciato da un vero e proprio scenario di guerra con esplosioni, bombardamenti, che mescolano scene ed effetti speciali fuori e dento il teatro Ariston con immagini di repertorio. Poi sulle note dell’incipit di Facciamo finta che sia vero, scavalcando le comparse che simulano morti e feriti, entra lui, Adriano Celentano. Ed attacca subito duro: «Se c’è una cosa che non sopporto dei preti e anche dei frati e che non parlano mai della cosa piu importante e cioè del motivio per cui siamo nati, del cammino verso il traguardo, insomma non parlano mai del paradiso. Non siamo nati per morire. Devono dirlo. Sennò la gente pensa che la vita sia quella che stiamo vivendo adesso: la guerra, lo spread. Ma che cazzo di vita è questa?». Poi l’attacco al quotidiano della Cei e al settimanale dei Paolini; l’esecuzione del brano ‘Il forestierò e l’ingresso di Elisabetta Canalis in veste di samaritana che alla domanda di Celentano risponde di chiamarsi Italia.

E per gradire ha dato del deficente ad Aldo Grasso, il critico televisivo del Corriere della Sera.

«Se l’è presa con i preti e con i frati (tutti tranne uno) che non parlano del Paradiso. E se l’è presa con Avvenire e Famiglia Cristiana che vanno chiusi. Tutto questo, perchè abbiamo scritto che con quel che costa lui alla Rai per una serata si potevano non chiudere le sedi giornalistiche Rai nel Sud del mondo (in Africa, in Asia, in Sud America) e farle funzionare per un anno intero. Dunque, andiamo chiusi anche noi». Così il direttore dell’Avvenire, Marco Tarquinio, ha replicato alle parole di Celentano all’Ariston dal sito del quotidiano. «Buona idea: così a tutti questi poveracci, tramite il Comune competente, potrà elargire le sue prossime briciole di cachet. Davvero un bello spettacolo. Bravo. Viva Sanremo e viva la Rai», e Tarquinio ha aggiunto: «P.S. Naturalmente, caro Celentano, continueremo a parlare e far parlare di Dio, degli uomini e delle donne di questo mondo. Soprattutto di quelli che in tv non ci vanno mai, neanche gratis».

Caro Celentano, ma dagli un taglio con questi sermoni della mutua!!!  E italiani dateci un taglio anche voi a pendere dalle labbra di uno che dice una sequela di banalità. Manco fosse un predicatore!!! Anzi questo è un incantatore di serpenti. Ma forse l’Italia è proprio un Paese che ha bisogno l’incantatore di turno, una volta di qua e una volta di là. Amen.

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9 COMMENTS

  1. concordo in tutto con il direttore, a parte il “deficente” senza la i
    la passione a volte travalica il correttore 😉

  2. l’attacco a “Avvenire” e “Famiglia cristiana” é dovuto alle critiche che avevano mosso al compenso esagerato per le tre serate a San Remo. Una vera offesa per chi é senza lavoro o vive con 500 euro al mese. Solo quando ha avvertito le proteste della gente Celentano ha fatto il
    bel gesto(con i nostri soldi pero’) di devolvere quella somma ai poveri. Ma che vada in pensione e smetta di dire baggianate

  3. ma fatela finita voi. Siete imbarazzanti.
    Non vi piace celentano? Allora cambiate canale. Ce ne sono 14 solo della rai , per non parlare di quelli di s.berlusconi o della 7. Se non trovate nulla potete sempre spegnere la tv e ascoltare i programmi di radio padania

  4. Per quello che ha detto e soprattutto per il contenuto delle canzoni che ha cantato, la Chiesa dovrebbe essere fiera di avere un cattolico come Celentano.

  5. e tu cosa mi rappresenti invece?
    uno sciancato fuori di testa che dice sciocchezze assurde che solo gli ignoranti possono credere e che ha fatto in modo di sistemare la famiglia rubando i soldi a Roma che chiama ladrona……
    ma chi sei direttore,quel bambino viziato e ignorante che si chiama trota?
    Io sono del nord e mi fate vergognare di esserlo…
    nella mia regione avete fatto danni incalcolabili
    avete acconsentito a militarizzare la val susa.alla faccia dell’autodeterminazione dei valsusini
    con i yagli alla sanità di cota i pensionati anziani
    sono spacciati e i loro figli devono indebitarsi per curarli
    provate a fare la secessione…ne prenderete tante ma tante….non vedo l’ora di pulirmi il culo con le vostre camice verdi del cazzo

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