Il movimento pro Lombardia indipendenza ha ricollocato, prima della celebre Fiera della Possenta, i cartelli in lingua lombarda precedentemente rimossi dall’amministrazione comunale.
“Il nostro è un gesto di amore verso una lingua riconosciuta da vari organi sovra-nazionali, ma purtroppo non da quelli Statali – ha commentato il presidente del movimento indipendentista, Giovanni Roversi -. La rimozione, senza alcuna discussione, dei cartelli è un atto di vero e proprio oscurantismo. Sicuramente i cittadini di Ceresara necessitavano di vedere i loro soldi spesi per il miglioramento della segnaletica stradale, che abbiamo notato essere molto lacunosa e pericolosa, anziché nella rimozione di un cartello in lombardo”.
Il comunicato di difesa del sindaco di Ceresara è stato, francamente, ancor più lacunoso ed a tratti imbarazzante, nel senso politico del termine. La salvaguardia delle lingue locali non è esclusiva di nessun partito, dovrebbe esser un sentimento comune, ma purtroppo l’ignoranza sulla tematica è ancora molto forte, come ha potuto tristemente constatare anche il nostro partito politico europeo, l’European Free Alliance, che a Bruxelles esprime 12 europarlamentari.
Proprio per ovviare a casi come quello di Ceresara, non ci limiteremo ad atti dimostrativi come questo, ma inizieremo una vera e propria opera di divulgazione, partendo proprio dal paese mantovano. Organizzeremo un convegno sulla lingua lombarda e sui vantaggi della salvaguardia e promozione delle lingue locali in Europa, e il sindaco è ovviamente invitata a partecipare”.