Sono stanco. Sono deluso e amareggiato. In un certo senso annoiato se non fossero argomenti anche drammatici che danno un peso negativo al mio stato d’animo. Sensazioni passate di grande noia come quando fino a circa 6 mesi fa, ascoltavo le “nuove” barzellette di Berlusconi che lui raccontava divertito nei suoi incontri o comizi. Talmente nuove che le avevo tutte già ascoltate fin dai tempi delle mie scuole elementari, circa 50 anni fa. Barzellette vecchie che inoltre già capivi a metà racconto come si sarebbero concluse.
Un esempio? Silvio raccontò: “Una ragazza bellissima sta leggendo attentamente un libro. Mi siedo accanto a lei per attaccare bottone ma lei non si distoglie dalla lettura. Ma signorina, che cosa legge di così interessante? Lei : E’ un libro sull’amore. Ho letto che gli amanti sessualmente più potenti sono gli arabi e i più romantici sono i napoletani. (a questo punto già si capisce come si conclude). Signorina, permette che mi presenti? Sono Mohamed Esposito!”
Quindi delusione e ripetizione: cose accadute negli ultimi giorni seppure drammaticamente. La più terribile? A Tolosa, quel pazzo criminale già conosciuto dalle autorità e quindi da fermare preventivamente. Un altro fatto orrendo che si ripete? Pregiudizi di razza con il ragazzo Trayvon Martin, 17enne nero della Florida ucciso da un vigilante bianco durante una ronda. La vittima era disarmata e l’assassino ha agito, dice, per legittima difesa (?) e non è stato incriminato. Passa il tempo e siamo sempre lì allo stesso punto. E da noi? A parte Monti, lavoro e articolo 18, la stampa ha raccontato lungamente del “pirla” dato da Formigoni a Stefano Zamponi dell’ Idv . Mi son stufato, basta. E non entro nel merito del giudizio – ha fatto bene o ha fatto male a dare del pirla – ma non ho più voglia di vedere Formigoni.
Son proprio stufo! Sempre con quell’aria di sicurezza sprezzante ed il sorrisetto furbino che ostenta serenità e che dichiara di essere tranquillo. Quello è il classico primo della classe che però non ammette di esserlo, e tutti quanti lo abbiamo conosciuto a scuola. Mi sono strarotto l’anima di vedere e sentire Formigoni. Sempre lui, il Formigoni che non era rieleggibile, il Formigoni eterno vergine, il Formigoni indagato, il Formigoni e le firme false, il Formigoni che sotto sotto chissà cosa ne ha fatte, per sé e per i suoi Comunionati e Liberazionati, il Formigoni e la sua giunta con un indagato a settimana ma lui non ne sa mai nulla… Basta! Basta! Basta! Non lo giudico e non lo sto condannando ma non ne posso più di Roberto Formigoni.
E’ dal 1995 che ci massacra, rieletto per la quarta volta! Ma possibile che solo da noi i politici non hanno la data di scadenza? Perché Formigoni non è uno yogurt o una mozzarella? Nel 1995 c’era Bill Clinton e solo tre anni dopo apparve Monica Lewinsky. In Francia nel ’95 François Mitterand concluse la sua presidenza mentre nel Regno Unito c’era John Major, seguito a Margaret Thatcher. Tutto regolare pensando che qui da noi c’era già Berlusconi. Non è forse bello rinnovarsi nella vita? E’ una ripulitura, una bella purga. E allora basta con Formigoni!
Ricordo circa due anni fa, transitavo alla periferia di Milano, anzi a Novate (andavo dal mio commercialista) e nel centro del Comune, traffico bloccato, file d’auto. A zig zag con la mia Vespa arrivo davanti alla fila e la causa del blocco era, casualmente, Formigoni che usciva da una Palazzo per salire in macchina. Dalla folla minacciosa voci, urla, imprecazioni, parolacce e offese per il nostro Presidente della Regione. Chiaramete non so il motivo ma era uno spettacolo bellissimo e liberatorio. Caro Formigoni, quella volta, altro che “pirla” ti han detto!