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Chi è responsabile della guerra in Ucraina, chi se ne rallegra?

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di BAT YE’OR

L’Ue, come sappiamo, non ha eserciti per fare la guerra. Tuttavia, un’insaziabile ambizione di dominio la divora. I suoi tentacoli velenosi si spingono ben oltre i suoi confini, nei paesi dove le sue “ONG umanitarie”, finanziate coi miliardi dei contribuenti europei, fomentano la distruzione dei governi sovrani con il sostegno armato di movimenti insurrezionali, spesso chiamati “terroristi”, docili ai suoi ordini.

Dall’Ucraina alla Giudea e alla Samaria è lo stesso gioco, una tattica condivisa dall’America di Obama e dal suo burattino Biden. Questo in nome del diritto internazionale, che, ovviamente, nessuno rispetta, in particolare i 56 Paesi musulmani dell’Organizzazione della Conferenza Islamica, il cui Statuto li sottopone alla sharia, ma anche l’Unione Europea in molte circostanze.

La caduta del muro di Berlino del 1989 e la possibilità di una fraternizzazione dei rami eurocristiani sparsi nel mondo non hanno reso del tutto felici le persone. Nei paesi del sud del Mediterraneo, per usare il linguaggio in codice dell’Ue, si è inizialmente temuto il pericolo di un’immigrazione dall’est che sostituisse quella da sud. L’Inghilterra ha dovuto fornire garanzie con la sua campagna di denigrazione del “migrante polacco”. Tanto più che la rivalità tra i due Grandi blocchi ha favorito in più occasioni il sostegno dell’Islam radicale da parte degli USA nella loro lotta contro il comunismo. Per alcuni, il periodo della Guerra Fredda è stato una manna dal cielo, se così si può dire, che doveva essere mantenuta. Quando la Russia ha poi teso la mano verso i suoi cugini in Occidente, non ha subìto altro che umiliazioni (la dhimmitudine domina!) Gli Accordi di Minsk sono stati violati da coloro che affermano di rispettare il diritto internazionale mentre spesso lo ignorano.

Incitato dalla NATO e dall’UE, il governo di Kiev non ha cessato con le sue provocazioni militari volte a incitare alla guerra il suo più grande vicino. Giocando al guerrafondaio senza nemmeno avere un esercito, raschiando il pelo dell’orso, il presidente Zelens’kyj, ex attore, non ha mai smesso di molestare Mosca rischiando di provocare una apocalisse nucleare che consegnerebbe un’Europa ridotta in cenere alle invasioni barbariche. Già Erdogan, che celebra regolarmente la vittoria di Manzikert nel 1071, incoraggia la NATO a bombardare la Russia. Potevamo scommettere sulla risposta.

Oggi il vecchio Biden rivive la Guerra Fredda con un’America afflitta dal wokismo, arma per distruggere la civiltà giudaico-cristiana, ideata e introdotta da Edward Saïd, egiziano-americano e pseudo-palestinese, membro emerito dell’OLP e fedele amico del Mufti di Gerusalemme Amin al-Husseini, alleato di Hitler. Accolto alla sua nascita a braccia aperte da tutti gli antisemiti americani, il wokismo si è rapidamente diffuso nel Partito Democratico sotto Obama, spadroneggiando nelle università americane.

Essendo diventato, come ogni jihad, un movimento antioccidentale e anticristiano, oggi questo fenomeno sta destabilizzando l’Occidente. In questo contesto, i gesti incoerenti di Biden e i minacciosi richiami di una Ue fatta di nazioni senza eserciti hanno sostituito la libertà di opinione con una legislazione che introduce lessici di parole proibite e la censura degli scrittori. In questo calderone alimentato da politici incompetenti, i popoli europei non contano nulla e verranno costretti a schiacciarsi a vicenda con armi nucleari. Ma chi ha creato questa situazione di crisi in Ucraina, se non l’arroganza dell’UE e la corruzione della NATO?

All’improvviso, dall’oggi al domani, i popoli europei scoprono che gli Stati Uniti e i paesi dell’UE stanno fornendo armi, denaro e agenti per fomentare disordini e violenze anti-russe in Ucraina e persino contro la popolazione russa. E tutta la stampa improvvisamente si infiamma contro Putin. La propaganda russofoba diventa assordante, i diplomatici ci rivelano sapientemente in TV il piano americano-europeo per un’imminente rivolta popolare russa contro Putin, affinché la Russia venga smembrata dalla NATO e assorbita dall’Unione Europea.

Scopriamo anche l’esistenza di un forte partito nazista tra la popolazione ucraina filoeuropea. Una forma di nostalgia dell’alleanza con i nazisti contro la Russia che, durante la seconda guerra mondiale, resistette al nazismo trionfante in tutti i paesi europei conquistati dalla Wehrmacht? E mentre i politici al caldo delle loro case pianificano la Terza Guerra Mondiale, questa volta nucleare, che seppellirà interi popoli, centinaia di migliaia di sfortunati abbandonano le loro abitazioni e fuggono terrorizzati.

I parlamenti dei paesi dell’Unione Europea hanno discusso con i popoli rappresentati da questi personaggi dell’opportunità di una tale politica, soprattutto dopo una pandemia di due anni che li ha messi a dura prova? I giornali e le televisioni hanno illuminato i comuni mortali delle conseguenze di un’avventura di questo tipo? Il popolo non dovrebbe essere informato visto che in una democrazia dovrebbe essere lui a decidere? Perchè tutti i paesi dell’UE sono democrazie, giusto?

L’orso ha allungato la zampa sulle spacconate di politici onnipresenti che suscitano passioni odiose, gesticolando e parlando a vanvera, mentre è giunto il momento nel XXI secolo per i popoli d’Europa di riconciliarsi e rispettarsi l’un l’altro – dall’Atlantico agli Urali – e abbandonare i bluff di fronte ai pericoli che li minacciano e che la psicopolizia, molto democraticamente, vieta di nominare.

Ma i politici europei, fin dagli anni ’30, hanno scelto da che parte stare e mentre preparavano la demonizzazione del nemico a est, costruivano il futuro dell’Europa a sud, come possiamo leggere in questo articolo: vedi qui.

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*Gisèle Orebi, detta Bat Ye’or (“figlia del Nilo” in ebraico), è una saggista egiziana naturalizzata britannica, celebre per aver ha ideato i concetti di ‘dhimmitudine’ (la condizione sociale che nasce dal Jihād, da lei definita come lo stato di insicurezza in cui versano gli infedeli, ai quali viene chiesto di sottomettersi a una condizione di umiliazione) e di ‘Eurabia’ (secondo cui in Occidente è in atto un processo di islamizzazione, come risultato di una politica estera europea conciliante con i paesi arabi, orchestrata dalla Francia per aumentare l’influenza europea ai danni degli Stati Uniti), concetti che ha analizzato in testi editi in Italia da Lindau: “Eurabia. Come l’Europa è diventata anticristiana, antioccidentale, antiamericana, antisemita”, del 2007 e “Il declino della cristianità sotto l’Islam”, Lindau, del 2009.
Questo testo (tradotto dal francese da Nichelcromo Molibdeno) in cui la scrittrice interviene sulle responsabilità della guerra in Ucraina, è apparso su Tribune Juive (mensile della comunità ebraica francofona) nel marzo del 2022.

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3 COMMENTS

  1. Dove sarebbe, nell’articolo, il disprezzo per la libertà di scegliere in occidente? E dove sarebbe, in modo particolare, tutta questa libertà? Ne avevamo poca, ora è pochissima. L’autrice ha dimostrato di disprezzare la volontà di sunniti, sciiti, wahabiti e altri di ridurre in schiavitù le popolazioni da loro assoggettate. Quindi una campagna forsennata contro questa testata non potrà che avvantaggiare la testata stessa, viste le motivazioni addotte. Meglio verdastri che “verdetti”. Peraltro iniqui.

  2. Gisèle, Via a farti fottere da Putin o da XI o da Kamanei, se la libertà di scegliere in occidente non ti piace… Ma Leonardo, la vuoi smettere di ospitare provocazioni anti cultura liberaldemocratica-libertaria? Se non cambi registro farò una campagna forsennata contro il tuo “Miglio Verdastro”… Michele Albo

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