Apprendo dall’ANSA che sta per esserci “una piccola ma significativa novità a sinistra”. Ora, se c’è una cosa che non si verifica raramente in Italia sono le novità a sinistra. Le nuove formazioni di sinistra, siano essere derivanti o meno da scissioni, spuntano come i funghi nel sottobosco dopo un acquazzone. A maggior ragione la cosa non stupisce avvicinandosi le elezioni politiche.
La “novità” ha scelto di chiamarsi C.L.N., Confederazione per la Liberazione Nazionale, sfruttando l’acronimo partigiano, e ambisce a rappresentare una “sinistra patriottica”. Per fare cosa? Stando sempre all’ANSA, per “aggregare gli italiani attorno ad una proposta politica di rivendicazione del ripristino della sovranità nazionale e di fuoriuscita del nostro Paese dall’euro e dai Trattati dell’Unione Europea.”
Anche questa difficilmente la si può definire una novità, essendo tanti (in modo politicamente trasversale) a voler riavviare la stampante delle lire (o di uno strumento che nella sostanza sarebbe la stessa cosa), per risolvere (a loro dire) senza alcun sacrificio tutti i problemi dell’Italia.
E siccome in Italia ritengono non esserci alcuno a cui ispirarsi – e li si può capire, altrimenti non sarebbero diversi dalla ampia offerta politica a sinistra – hanno ben pensato di guardare al di là delle Alpi. Ovviamente in direzione della Francia, dove il punto di riferimento è il chavista Melenchon: Obiettivo: “costruire un cartello di sinistra che, accanto alle storiche rivendicazioni del mondo del lavoro subordinato, sia anche in grado di condurre una critica radicale all’impianto dei Trattati su cui è stata edificata l’Unione Europea, ultra-liberisti e funzionali unicamente al capitale finanziario.” Sai che novità…
Per sbaglio ho letto:
Per fare che cosa? Stando sempre all’ANSA,”per aggredire gli italiani,..”
ops…
Noiosi.
Anacronistici.
Affamati di poltrone e soldi altrui.