di MANUEL GLAUCO MATETICH
Il Congresso del Partito Comunista Cinese (PCC), che inizierà l’8 novembre, non avrà sicuramente le stesse emozioni e la stessa incertezza che caratterizzano in questi ultimi giorni di campagna elettorale delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Qui a Pechino, infatti, l'identità del leader, che guiderà il paese per tutto il prossimo decennio, non è certamente una cosa sconosciuta e misteriosa. Non sono previsti colpi di scena, il copione mandarino è già scritto, e si prevede che il nuovo segretario generale del PCC e presidente della Cina dal mese di marzo sarà il vice presidente attuale, Xi Jinping.
Nonostante manchi la suspense delle elezioni americane, chiunque si siederà sul potente Comitato Permanente del Politburo, dopo aver raggiunto il consenso tra le diverse fazioni del partito comunista cinese, si troverà dinanzi ad una vasta gamma di sfide che dovrà affrontare assieme alla nuova generazione di leader. Questi problemi reali