Liste padane: a cittadella spunta il tricolore

di CARLO MELINA Non soli, ma male accompagnati. Questo il destino dei candidati leghisti, che, nonostante le promesse di autonomia dagli altri schieramenti politici italiani, rinnovate proprio da Maroni, che recentemente ha dichiarato che soli, se non si vince, almeno ci si conta, finiscono per mendicare preferenze anche sotto il Po. O peggio: anche dove non splende il sole delle Alpi. Ossia dove garrisce il tricolore. Un esempio? Cittadella, provincia di Padova, feudo del cerchista Massimo Bitonci, prodigioso - e bravo, mi si consenta - sindaco sceriffo in scadenza di (secondo) mandato, deputato e, prima commissario, poi segretario della Lega padovana, incaricato di tenere inviolato il dogma bossiano in città, con la mezza promessa di una candidatura a sindaco nel capoluogo. Già, Cittadella, 20.000 abitanti, simbolo della buona amministrazione leghista, del tipo no kebab e no mignotte, che di Bitonci ha fatto la sua bandiera. Cittadella, paesotto murato che ora rivendica l