di GIANFRANCESCO RUGGERI
Ma quanto mi siete mancati!!!! Ben ritrovati indipendentisti di tutti i tipi e generi!
Bene, ora bando ai convenevoli e padanamente diamoci da fare, perché riparte l’Indipendenza, ops… volevo dire parte il MiglioVerde. Questa volta non ci accontentiamo di tornare a punzecchiare certi soggetti che parlano bene e razzolano male, non ci accontentiamo di far arrabbiare i difensori dell’italica patria, ricordando loro “le notte tragiche, sotto il cielo di un’estate brasiliana”, non ci accontentiamo di essere il vostro rifugio, il luogo dove potete sfogarvi o leggere finalmente qualcosa che vi piace. Sul MiglioVerde sarebbe bello far qualcosa di più e, dato che questo giornale sembra una scuola per indipendentisti, ho pensato di darvi i compiti a casa.
Quante volte ho sentito molti di voi lamentarsi del fatto che ci sono in giro troppo rivoluzionari da tastiera, gente che nel chiuso della stanzetta lancia fulmini e saette, ma poi non fa nulla, quelli che su facebook postano io ti disfo, io ti rompo, io ti spezzo come il mitico sergente Josè Felipe Maria Marquino che così minacciava Banana Joe senza poi combinar un bel nulla.
Con questo articolo voglio dare a tutti i lettori, ma proprio a tutti, la possibilità di far qualcosa di concreto, nulla di particolare, niente di pericoloso, men che meno qualcosa di illegale, ma comunque qualcosa di utile, che possa coinvolgere tutti. Come sapete i nostri lettori appartengono a tutte le anime dell’ampia famiglia indipendentista, c’è di tutto un po’, c’è chi è convinto che la Lega debba sparire, chi è solo anti leghista, chi non trova di meglio, chi è moderatamente o fieramente leghista e vi milita. Tra i nostri lettori c’è anche qualche super dirigente leghista e qualche onorevole, ma quelli sono un caso a parte, sono quelli che fino ai primi di giugno andavano in giro a dire ai militanti “non leggete l’Indipendenza, perché non è un giornale leghista!” Paura, eh???
Comunque hanno ragione, l’Indipendenza prima e il MiglioVerde ora sono due testate indipendentiste, non leghiste, anche se c’è più indipendenza su una pagina di questo giornale che nell’intera carriera politica di certi soggetti, ma torniamo ai compiti a casa che vi ho promesso, che è meglio.
Da tempo credo che le divisioni che ci attanagliano siano inutili, ma allo stesso tempo penso che anche gli appelli all’unità degli indipendentisti siano ugualmente inutili, perché destinati a cadere nel vuoto. Uniti si, ma per far cosa? Questo è il problema! Pensa che ti ripensa, mi ci è voluto un po’ perché non sono così sveglio, ho trovato una sorta di soluzione: proporre un obiettivo minimo che possa andar bene a tutti, insomma trovare quello che in matematica si chiama minimo comun denominatore! Faccio un esempio per chiarirci: se vi dicessi andiamo ad attaccare un manifesto della Lega, qualcuno partirebbe subito, qualcun altro resterebbe dubbioso chiedendo di cosa parla, altri direbbero un no deciso, altri ancora passerebbe poi a staccarlo e non se ne verrebbe a capo di nulla. Se invece vi proponessi di attaccare un manifesto con scritto “Indipendenza”, io credo che tutti voi sareste pronti a tirarvi su le maniche, diversamente avete sbagliato giornale come capita spesso al nostro affezionato lettore “Marco Aurelio”. Ecco il punto, fare qualcosa che possa essere condiviso da tutti e con questo articolo voglio proprio fare un esperimento del genere.
Nella file pdf allegato trovate una mozione che sarebbe bello se i militanti della Lega firmassero e portassero al prossimo congresso di Padova, che si terrà il 20 luglio. Come potete vedere si parla di indipendenza, sostegno a Zaia e riproposizione di referendum analoghi ovunque, noterete anche che volutamente non vi è alcun accenno polemico. È evidente che i nostri lettori leghisti, militanti o meno che siano, non dovrebbero avere alcun problema a metterci la faccia, a restar attaccati alla tastiera da rivoluzionari giusto il tempo necessario per stampare la mozione e poi correre subito in sezione a farla firmare. Allo stesso modo i nostri lettori che non sono leghisti, anche quelli più ferocemente antileghisti, possono stampare questa mozione e portarla nelle sezioni o a qualche militante che conoscono. Come ha detto giustamente il nostro direttore nel pezzo di presentazione del MiglioVerde, tutti noi abbiamo per lo meno avuto qualche contatto con la Lega, magari tanti anni fa quando la Lega era la Lega, e tutti noi conosciamo uno o più militanti, abbiamo frequentato qualche sezione o sappiamo dove si trova. Bene, stampate questa mozione anche voi, ex leghisti e antileghisti e metteteci la faccia anche voi, andate nelle sezioni e stanatali! Siete convinti che siano tutti finti indipendentisti? Bene, mettetegli sotto il naso questa mozione, andate a vedere se bleffano o se c’è ancora qualcuno in buona fede, andate a vedere se la firmano oppure se si sono tutti convertiti al “federalismo patriottico” di Tosi. Metteteci la faccia e andate col foglio in mano a metterli alla prova, andate a crear fermento tra la base per vedere come reagisce, andate a dar la sveglia alla balena verde che dorme. Non firmerà nessuno? Bene, avrete la prova che le vostre supposizioni sono corrette. Firmeranno in pochi: bene, almeno con loro potete ipotizzare azioni comuni. Qualcuno firmerà solo per opportunismo? Bene, lo staneremo al prossimo giro, non preoccupatevi. Quella che propongo oggi è una sfida a 360 gradi: se sei militante, firma e sfida gli altri militanti a farlo, se non sei leghista, sfida i leghisti a firmare, se sei un nostro lettore il MiglioVerde ti sfida a far qualcosa di concreto, di assolutamente pacifico e legale, ma dannatamente indipendentista! Dati da fare!
Quand’anche i leghisti – tutti, dall’ultimo militante ai big – cadessero per tre giorni in coma, per risvegliarsi come determinati indipendentisti, le cose comunque non cambierebbero. Non possono cambiare. La lega è roba della famiglia berlusconi. Punto. Le ultime pagliacciate da fascistelli verdognoli sono frutto di un preciso disegno: riproporre il “tag team” – a suo tempo vincente – di un grosso approdo (forza italia) per socialdemocristi, più un paio di specchietti per far su le allodole “estremiste”. Non essendoci più an, tocca alla lega accalappiare il voto nazionalfascistello…
kondivisibile ed arguto …
sbagliare è umano… xseverare, oltre ke diaboliko, è STOLTO ! …
kuel pdf lì và modifikato kome appello indipendentista e diretto a tutte le sezioni padane dei partiti romani (inklusa la lekka italiana del nodde… ed ad inkombenza dei suoi sostenitori) presenti nel Territorio ….
solo kosì si può agire unitariamente senza politikerie ne gabbature nè pretesa d’imbarkare kukki e gonzi …
basta furberie italike ! … komportiamoci da cisalpini… finalmente ! … siamo ankòra a tempo …
Pazienza, faremo a meno di te.
il fatto è, purtroppo, ke non posso nè mi sento di farti gli auguri ! 😀
pazienza, non farmeli.
😀