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“con salvini”, il nuovo partito italiano che cancella la padania

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di GIANFRANCESCO RUGGERI Erano anni che non mi recavo più a Pontida, ma a causa dell’insistenza di qualche amico secessionista, stamattina ci sono andato. Non l’avessi mai fatto, eccovi la cronaca di una mattina nauseante. Ore 09.30: non sono ancora partito che mi scrive un amico e mi informa che quelli di “Noi con Salvini” hanno già occupato le prime file davanti al palco. Premetto che d’ora in poi non userò più questo nome, anche tra virgolette mi urta, mi infastidisce, mi sembra comunque di essere partecipe di un qualcosa che non posso condividere. Volevo utilizzare “Voi con Salvini”, ma mi sono reso conto che sarebbe offensivo verso molti di voi cari lettori, così ho optato per “Loro con Salvini” e vi invito tutti ad utilizzar questo nome! Ore 10.00: prendo il treno e come sempre Trenord ci rifil
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8 COMMENTS

  1. Sono 15 anni che definisco questi figuri degli squallidi poltronari traditori. Hanno condotto qualunque speranza su un binario morto. Il popolo più politicamente analfabeta del mondo ha la classe dirigente che si merita.di libertà.

  2. Caro Gianfrancesco, noi eravamo a Pontida come te. Eravamo a Pontida anche sabato notte ed abbiamo vissuto la parte più autentica, genuina ed indipendentista della kermesse. La partecipazione di pubblico, militanti ed attivisti è stata più che buona visto il crescente disinteresse verso la politica. Forse solo 4 o 5 edizioni hanno visto una maggiore partecipazione di pubblico (ed io dal 1991 le ho fatte quasi tutte). Ti confermo che l’80% dei nostri attivisti è convintamente indipendentista, soprattutto i Giovani Padani. Per quanto riguarda la sigla “noi con Salvini” non ci abbiamo fatto troppo caso, erano una netta minoranza, potenziali voti all’estero che a me non disturbano troppo. Ma la cosa importante è che i tricoloruti erano solo quei 4 della “lega italica”. Oneto è comparso verso le 13 e30 allo stand di Terra Insubre ed è stato accolto come sempre con stima e simpatia dai sinceri indipendentisti. Insomma per farla breve sono soddisfatto non tanto per gli interventi che si sono succeduti dal palco ma bensì per la composizione della nostra platea. Si può e si deve fare di meglio, certo. Ma in LNP i sinceri secessionisti esenti da cadreghe sono ancora molte migliaia, te lo assicuro. Fino all’Indipendenza. Stefano Corti da Muntfiùrin.

    • Sono d’accordo con te, ci sono ancora tanti militanti secessionisti, l’anno prossimo magari farò un giro il sabato sera anch’io. Temo però che sia iniziato un processo di lavaggio del cervello della militanza, la Lega era l’unico luogo dove circolavano idee alternative al lavaggio del cervello che l’i-taglia porta avanti da decenni, era il partito che veicolava idee alternative, dove si trovavano quelli che tifano contro alla Statale di calcio i-tagliana, dove si incontravano i Miglio, gli Oneto, il partito che ci portava sul Po e non sul Piave. Se ora anche la Lega veicola certi messaggi italocentrici, temo che molti militanti seguiranno questa linea. Ti faccio un esempio, proprio ieri sera ho visto Peppone e Don Camillo, Peppone fa un comizio in piazza, parla da leader comunista, Don Camillo diffonde sull’altoparlante del campanile la musichetta del Piave e Beppone cambia modo di parlare all’istante, ricorda i ragazzi del 99, i sacri confini, non passa lo straniero, ecc, ecc. Il paragone con Salvini sul Piave e le sue paturnie italiche è fin troppo facile, gli esiti potrebbero essere i medesimi, questo è il mio timore, la mia speranza è che i militanti sopportino le sue “stravaganze” e continuino ad essere in cuor loro secessionisti. Sperèm!!!

      • Sono entrato in Lega Lombarda nel 1990 all’eta’ di 14 anni e gia’ SECESSIONISTA dal 1991 quando si parlava in maniera quasi folcloristica di Repubblica del Nord. Da sempre gli italioni raccolgono voti in Padania, se ora noi ne raccogliessimo alcuni in Ausonia magari eleggendo un qualche indipendentista? Allora Salvini si rivelerebbe un novello Macchiavelli. Forse sono troppo ottimista ma ci spero….. Conosco il film e ho le tue stesse paure. Ma dall’interno, non dall’esterno, e soprattutto liberi da comode cadreghe, in molti combattiamo affinche’ queste paure non si avverino.

  3. Domanda pratica: alle elezioni non votiamo per nessuno o siamo pragmatici e votiamo per il male minore – assumendo sia la Lega?

    (Io condivido quel che scrive Ruggeri, ma credo che non votando facciamo solo un favore alla sinistra italiota che, comunque, riesce ad essere ben peggio della Lega e che, come vediamo, è perfettamente in grado di farci tanti danni)

    • Con il mio articolo non intendo dare alcuna indicazione di voto, né pro, né contro, né di astensione. Ho degli amici che non ne vogliono più sapere di votare lega, così come ho degli amici che sono ancora militanti. Rispetto entrambe le scelte e li considero amici perchè sono tutti secessionisti. Credo che sia una scelta individuale, personale.

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