di GIORGIO CALABRESI
«C'è in Veneto un malessere diffuso, una domanda di autonomia fiscale efficiente e responsabile che da anni attraversa la società fino alle istituzioni, su cui la crisi ha agito da acceleratore e che reclama risposte non di facciata. A cominciare dalla correzione di un federalismo distorto e opaco, che ha avuto l'unico effetto di sovrapporre competenze in modo contraddittorio e conflittuale e di trasformare i Comuni in esattori per conto dello Stato». Così il presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin sulle spinte autonomiste che si vanno moltiplicando in questi giorni. «Il conto fiscale è stato altissimo: le imposte locali in 20 anni sono cresciute cinque volte, a fronte di imposizioni nazionali raddoppiate. Abbiamo un bisogno disperato di competenza e serietà nell'amministrazione pubblica e di reale autonomia finanziaria dei Comuni, non aggiuntiva a quella dello Stato, se vogliamo arginare uno scollamento drammatico tra istituzioni e cittadini,
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