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Congresso lega: un misto di pericoli e opportunita’. salvini deve scegliere

Da leggere

di GILBERTO ONETO

congresso legaL’assoluzione di Berlusconi cade come un macigno sul Congresso della Lega scompigliando giochi e aspirazioni. Sono tre le realtà incontestabili che essa porta:

1) Berlusconi torna alla grande a fare il capo di Forza Italia e quindi anche del centrodestra: addio primarie e speranzose candidature;

2) la sentenza è il prezzo che il governo paga per restare in piedi: ci teniamo Renzi almeno fino al prossimo processo del Cavaliere;

3) destra e sinistra sono due balle lessicali: comanda un solo grande potere bruxelliano, masso-mafioso e “italianissimo”.

Cosa comporta tutto questo per l’avvenire del Carroccio? Due conseguenze positive e un pericolo.

Prima bella notizia: non ci saranno primarie per il centrodestra e le anime belle tricolorute che si erano autocandidate dovranno inventarsi altre stravaganze. Meglio per tutti sarebbe che se ne vadano con i loro Fratelli d’Italia facendo chiarezza nel mondo autonomista.

Seconda bella notizia: come si fa ad allearsi con questa destra che è alleata e uguale alla sinistra al potere? La Lega smetta di cercare compagnie nei maleodoranti vicoli della destra moderata, riformista o anche estrema e riprenda la strada da sola o con compagni di viaggio più presentabili: ce ne sono anche nella gabbia di matti autonomista e indipendentista.

Possibilità scabrosa e pericolosa: dovendo combattere il sistema destra-sinistra (o – come lo chiama Travaglio  – il “Renzusconi”), la Lega potrebbe essere tentata di rappresentare tutti quelli che vi si vogliono opporre indipendentemente dal luogo fisico in cui si trovano, e cioè diventare un partito nazionale. È del tutto legittimo (e anche “furbo”) che il Carroccio combatta talune battaglie a fianco di altri partiti  ma in nessun caso deve perdere la sua specificità territoriale, che è la vera ragione e il solo robusto collante della sua esistenza. Salvini ha davanti a sé un bel mistone di pericoli e opportunità: finire a fare il Psdi del nuovo regime consociativo (per elemosinare qualche frattaglia di Expò, qualche emendamento calderoliano alle riforme ammazza-autonomie, qualche strapuntino qua e là) oppure riprendere la rischiosa ma entusiasmante strada della libertà dei popoli padani. Non si possono fare entrambe le cose.

 

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4 COMMENTS

  1. caro gilberto sai che ho sempre cercato di essere posita, anche se poi hai avuto ragione te. però anche questa volta spero che salvini faccia quello che promentte e che sappia essere un condottiero verso un’indipendeza vera. quindi forza e coraggio, almeno noi ce li mettiamo.

  2. La Lega deve tornare ad essere quella che era “prima dell’acquisto di Bellerio”.
    Senza debiti e senza vincoli esterni.
    Supportata da militanti solo per passione e con un discreto curriculum di vita alle spalle.
    Invece ora ………, mamma mia !

  3. Una domanda sorge spontanea … la Lega?

    Qui nel lecchese se ne ha uno strano e lontano ricordo!

    Telefonate tra amici mi raccontano che … dopo aver scaraventato fuori tutti o quasi i militanti (sia chiaro quelli veri non quelli cartacei e\o i famigli) e quindi … ovviamente … aver cortocircuitato con tutta la società civile (leggi … le varie amministrazioni storiche, e non, perse … la riconferma di Oggiono è stata … del tutto una ‘sorpresa’ per un pugno di voti) … continuino le ‘epurazione’ e\o gli allontanamentu volontari per … ‘schifitudine’ a seguito di miserevole beghe in difesa di orticelli ormai aridi e desertici (all’orizzonte ci sono i posizionamenti per le ipotetiche prossime ‘politiche’ dei … non tengo più cadrega essendo le file per cadreghe regionali per quanto piccine, piccine possano essere sono già fin troppo lunghe e affollate) e non certo per … divergenze politiche insanabili.
    Feste di partito (e non di movimento, lo ripeterò fino alla noia, gli unici movimenti sono le cadreghe perse) … decennali sono …in cerca di ricollocazione (leggi quella entrante di Barzago).
    Poi essendo la provincia di per s’è piccolina … nulla più!

    Ergo mi dica Lei … dove è … questa … Lega … (nuova, vecchia o presunta tale)!!

  4. Le persone più intelligenti&colte della media – come Oneto! – tendono a snobbare quelle che, nel 99.9% dei casi, si rivelano essere volgari scoreggine del popolino bue. Nel rimanente 0.1%, le nostre teste d’uovo (detto affettuosamente, eh!) realizzano, a proprie spese, che quella che sembrava una banale flatulenza nazionalpopolare conteneva effettivamente un germe di verità…
    Le è così difficile, caro architetto, credere che la Lega sia davvero roba di Berlusconi? Che indipendentemente dalla alta o bassa qualità di truppa&ufficiali, il potere decisionale semplicemente non stia più in via Bellerio? Già ai tempi della “guerra di Segrate” Berlusconi si riferiva alla Lega con toni “padronali”. Ne “L’intrigo” di Giampaolo Pansa, pubblicato nel 1990 troviamo, a pag. 262, che Berlusconi gridò: “Ma sì, fate di me quello che volete! Voi cercate di scaraventarmi al tappeto. L’altro, sì, l’Ingegnere, vuole la mia morte e per la spartizione della Mondadori mi chiede un sacco di miliardi. Ma che debbo fare? Attenti a non mettermi alle corde. Anche quando avrò perso a Segrate, continuerò a farvi la guerra. Inventerò giornali per attaccarvi. Vi spaccherò le ossa in tutti i tribunali d’Italia. Vi perseguiterò. Fonderò anche un partito per combattervi. Anzi, un partito c’è già: è la Lega Lombarda!”.
    Pansa giustamente si chiede “che c’entrava, il Berlusca, con la Lega?”
    Se andiamo a vedere i curricula delle nuove&avvenenti di badanti, degli ultimi&penultimi coboldi sulla cresta dell’onda, troviamo parecchi punti di contatto con l’universo arcoriano. Come vado dicendo da tempo, sono semplicemente luogotenenti messi lì per monitorare l’investimento “padano” del capo. Volente o nolente, il segretario del Carroccio deve adeguarsi ai piani del berlusca. Berlusca che vuole riproporre la formazione – a suo tempo vincente – di un grosso approdo per socialdemocristi più un piccolo specchietto per le più becere allodole nazionalpopolari. Non essendoci più AN, tocca alla Lega accalappiare il voto fasciopecoreccio.

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