di MATTEO CORSINI
Al termine del tanto atteso (da quella parte di giornalisti che deve riempire le pagine di cronaca politica) incontro tra Giuseppe Conte e Mario Draghi, il presidente di quel che resta del M5S ha sentenziato che non è stata concessa “nessuna cambiale in bianco. La comunità a gran voce mi chiede di portare il M5s fuori. Il futuro della nostra collaborazione è nelle risposte che avremo”.
Conte ha presentato al presidente del Consiglio un documento in nove punti, che comprendono il reddito di cittadinanza, il salario minimo, il decreto dignità, gli aiuti a famiglie e imprese, la transizione ecologica, il superbonus 110%, il cashback fiscale, l’intervento riscossione, la clausola legge di delegazione.
In sostanza, un elenco della spesa, nel senso letterale del termine. La cambiale in bianco parrebbe essere Conte a chiederla e a onorarla dovrebbero essere i pagatori di tasse presenti e futuri. I quali, purtroppo, non hanno nessuna voce in capitolo.