Se 50 teste calde che sbucano da qualche centro sociale decidono di rompere qualche vetrina, infastidire qualche agricoltore o dimostrare la solidarietà a qualche tiranno comunista, i mezzi d’informazione si catapultano sul luogo per darne notizia. Se, invece, oltre un migliaio di veneti marciano pacificamente per dimostrare la loro solidarietà ad un tabaccaio che s’è legittimamente difeso da dei criminali, ma che lo Stato ha condannato, la notizia rimbalza stancamente solo su qualche testata locale.
Ieri sera, a Correzzola – nel Padovano – hanno sfilato silenziosamente i veneti indignati per la decisione del giudice Bergamasco, che ha condannato un tabaccaio alla galera per eccesso di legittima difesa e al risarcimento danni della famiglia di un delinquente che era entrato nella sua proprietà per rapinarlo.
Non serve commentare una sentenza del genere. Qui ci interessa solo dare spazio e visibilità a chi non sopporta più i soprusi dello Stato italiano.
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Abbiamo due fronti: uno dei normali delinquenti che entrano in casa per servirsi come entrassero nella stanza delle torture (basta dire per rapinare e picchiare e ecc.); e uno che entra in casa per arrestarti sequestrandoti tutto, dalla LIBERTA’ ai beni, democraticamente.
E nonostante tuttu cio’ ancora dimostriamo di avere pazienza.
Forse buon senso.
Salam
PS:
sta scritto:
temete l’ira dei miti..!