di MATTEO CORSINI
Abbiamo passato anni a sentire parlare della necessità di combattere "lo spettro della deflazione" e a sentire elogi del potere dell'inflazione di erodere il valore reale dei debiti. Il tutto senza considerare l'altra faccia della medaglia, ossia che quei debiti sono crediti per qualcuno.
Erano anni in cui le banche centrali pompavano base monetaria a pieni giri, creando migliaia di miliardi di riserve in eccesso. A gonfiarsi furono per lo più i prezzi degli asset finanziari, di una parte di materie prime e taluni mercati immobiliari. I prezzi al consumo crescevano (fortunatamente) di meno, anche se ciò non significa che non subissero effetti dalla politica monetaria espansiva.
Poi arrivarono i lockdown da Covid, serie dislocazioni nelle catene globali di fornitura e politiche fiscali molto espansive, oltre alle altrettanto espansive politiche monetarie. A quel punto anche i prezzi al consumo sono decollati. Oltre al danno della perdita di potere d'acquist