di JEFFREY A. TUCKER
Fin dall'inizio di questo virus, le élite politiche hanno usato il linguaggio della guerra. Il nemico invisibile sarebbe stato contenuto, soppresso e bastonato fino a sottomettersi. Poi… sarebbe scomparso.
La tattica prevista è stata fondata su divieti ai viaggi, arresti, chiusure, separazione umana forzata e restrizioni alla respirazione. I modelli informatici hanno dimostrato che avrebbe funzionato sicuramente ed allora al diavolo la libertà, i diritti umani e la libertà di associazione. Siamo stati tutti usati come personaggi non giocanti (NPC’s) in un esperimento sociale, mai provato in tutta la storia dell'umanità, e in modi che sono in conflitto con tutti i valori in cui prima credevamo, in quanto società libere.
Nessuno dei responsabili chiede la vostra opinione o la mia. Siamo qui solo per svolgere il nostro ruolo in un modello. È la “gamification” del dispotismo. La sua trasformazione in un videogioco.
Il dogma ha conti