di MARCO MAMONE CAPRIA
Lo scopo di questo articolo non è stato di passare in rassegna tutti gli argomenti dell’attuale discussione sui vaccini anti-covid-19. Questo non solo sarebbe impossibile (data la mole della letteratura internazionale sul tema – cercando “covid-19 vaccine” su PubMed si trovano, il 2 gennaio 2022, 15.922 risultati), ma è anche inutile ai fini della formazione di una decisione razionale in merito, sia sul piano individuale, sia sul piano politico.
Le ragioni contrarie a questa scommessa sulla salute pubblica erano già decisive un anno fa, e quello che è successo nel 2021 non ha fatto altro che confermare quanto era prevedibile da parte di chiunque si fosse degnato di informarsi anche solo a partire dai dati ufficiali e non avesse un partito preso a chiudere gli occhi alla realtà.
Ora, mi rendo conto che la possibilità di convincere certi personaggi e ospiti televisivi abituali che quanto affermano sui meriti dei vaccini anti-covid-19 è falso è dello stesso tipo di quella di convincere Otello a non “uccidere” Desdemona, durante una rappresentazione della tragedia shakespeariana, gridando dalla platea: “Non farlo, è innocente!”. Naturalmente l’attore che impersona Otello ha letto la tragedia, e sa che Desdemona è innocente, ma sa anche che, nella finzione teatrale, deve ucciderla – fa parte del suo mestiere.
La ragione per cui, nondimeno, ho ritenuto necessario scrivere questo e i precedenti articoli è duplice. Da un lato, contribuire a testimoniare, a beneficio se non altro degli storici di un futuro sempre più plumbeo e irrazionalistico, che non tutta la comunità scientifica e accademica è scritturabile.
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