di LUIGI CORTINOVIS
Da oltre un anno, i numeri – il riferimento è a quelli ufficiali – inchiodano gli sponsor di questa tragica farsa pandemica. Dai dati del libro “Storia documentata di una pandemia” (uscito nel Maggio del 2020, al primo, importante e dettagliato studio del professore Marco Mamone Capria, dell’Università di Perugia (Vedi qui), non c’è ragione per definire l’incubo che viviamo da 24 mesi una pandemia.
Continuaiamo, allora, sulla scorta dei numeri mainstream, a partire dai dati ufficiali pubblicati dall’OMS, che possono risultare utili per far capire a chi ha perso il lume della ragione la cosiddetta “pandemia” da coronavirus.
Orbene, ️in quasi due 2 anni (i numeri di questa epidemia influenzale – a differenza di ogni altra malattia – non vengono azzerati annualmente) su una popolazione mondiale di circa 7,9 miliardi di persone, si contano in totale 281.808.270 casi di contagio e 5.411.759 decessi, ovverosia numeri che sono oggettivamente parlando irrisori (sia come valore assoluto, che in percentuale).
Il tasso di contagio che si è registrato nel mondo è pari a 3,61% (che equivale a dire 36 persone contagiate ogni 1.000 abitanti); ️il tasso di mortalità (morti su popolazione) che si è registrato nel mondo è circa lo 0,07% in due anni (che equivale a dire 7 persone morte ogni 10.000 abitanti), ma che scenderebbe alla metà se si calcolasse annualmente; il tasso di letalità (morti su contagiati) che si è registrato nel mondo è pari all’1,92% (ovverosia quasi 2 morti ogni 100 persone contagiate, sempre in due anni).
Il 71,47% dei suddetti casi totali di contagio (281.808.270) si è registrato nel continente americano (102.287.397) ed Europeo (99.133.183). Una diffusione abbastanza stravagante per essere classificata come pandemia, no?. Il 75,12% (ossia i 3/4) dei decessi totali (5.411.759) sono avvenuti nel continente americano (2.404.354) ed Europeo (1.661.105). Nel solo continente europeo ci sono stati più morti di quanti ne hanno avuti Africa, Mediterraneo Orientale, Asia ed Oceania messi insieme.
La Cina, dettaglio di cronaca, il paese da cui è iniziata la sceneggiata mondiale, conta solo 131.315 contagiati e 5.699 scomparsi.
In Italia (che ha una popolazione di 60 milioni di abitanti) ci sono stati 136.955 morti (in due anni sempre), mentre in Giappone (che ha una popolazione di 120 milioni di abitanti ed un’anzianità simile alla nostra) ci sono stati solo 18.389 morti. Sempre in Italia a fronte di 5.756.412 casi postivi abbiamo avuto 136.955 deceduti, mentre in Turchia (86 milioni di abitanti), a fronte di ben 9.364.508 casi positivi i morti sono soltanto 81.917 morti.
Molti dei decessi avvenuti in Italia erano assolutamente evitabili, sono stati causati dagli insensati protocolli sanitari emanati dal Ministro della Salute Speranza, che non solo ha vietato le autopsie, ma ha incredibilmente consigliato una terapia a base di vigile attesa e tachipirina. Ma questa è un’altra storia, vergognosa e incredibilmente ancora impunita.
Post Scriptum: Per verificare i dati sopra riportati si veda il sito ufficiale dell’OMS (Vedi qui) e per i dettagli sui singoli Paesi potete verificare qui.
I numeri non inchiodano niente, quando mai la verità ha inchiodato qualcuno? Il fondatore del cristianesimo, per aver affermato la verità è stato inchiodato lui. Nessun delinquente viene inchiodato dai numeri reali, come possiamo notare lor signori continuano a delinquere. L’esposizione dei dati è interessante per noi ma la maggioranza della popolazione continuerà a ignorare la realtà. Una storia incredibilmente ancora impunita? Perché incredibilmente? E’ sempre andata così, rimarrà impunita anche in futuro.