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Covid19, vaccino cinese: “io non mi sogno di farlo ad una persona sana”

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di LEONARDO FACCO

La narrazione catastrofista non perde la sua contagiosità, a differenza del Covid 19. Il terrorismo mediatico è ancora la bussola che guida la disinformazione, e non solo in Italia. Perché? Ma, soprattutto, perché persiste un silenzio tombale su quella profilassi farmacologica che ha evitato a migliaia e migliaia di persone di finire in terapia intensiva, magari intubate e poi incenerite?

Perché? Il perché… è inconcepibile!, spiega il dottor Riccardo Szumski. È inconcepibile che di fronte ad un virus che comporta reazioni gravi se non curato in tempo non si parli affatto delle cure che sono state usate, che hanno funzionato e che hanno costi popolari.

Anche nel suo comune, Santa Lucia di Piave (Tv), i contagi sono in aumento, come raccontano i media mainstream in generale, citando improbabili focolai e ondate di ritorno?

Guardi, da noi sono due mesi che non esiste un solo contagio, zero positivi. E sui focolai vorrei vedere i dati. 

Ma se definisco questo virus un virus influenzale dico una sciocchezza?

Si tratta di un virus influenzale e stagionale, certo. Tra l’altro, non va dimenticato che chi contrae il Covid 19 è, essenzialmente, una persona di età identica a quella che hanno contratto i virus influenzali in passato. Detto ciò, purtroppo non ci hanno ancora fatto sapere, a proposito di mortalità, quanti effettivamente sono coloro che sono deceduti “per” o “con” coronavirus. 

Senta dottore, lei – come altri medici che ho interpellato – mi ha confermato che la cura a base di cortisone, plaquenil, eparina, ecc. funziona. C’è una cosa che, però, mi meraviglia e sconforta: ma per quale motivo la comunità scientifica, i medici come lei che hanno sperimentato sul campo, l’ordine dei medici non alza la voce e mette fine a questa strategia della paura infinita? Non sarà che alla prossima influenza, ci richiudono tutti in casa?

Guardi, non mi faccia dire cose… Siamo all’assurdo, ha ragione. Lei pensi che le USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) sono state attivate solamente lo scorso 3 giugno, appunto per le cure domiciliari. Purtroppo, pare che politicamente il terrorismo virale funzioni e vogliano continuare a farlo funzionare. Tra l’altro, è davvero assurdo che vi sia ancora gente che viaggia in auto da sola con tanto di mascherina indossata. Ad ogni buon conto, basti guardare a quel che succede in America: è palese che là c’è in corso una campagna elettorale e che Trump non sia il candidato gradito dell’establishment. 

A proposito. Una delle scuse preferite per mantenere tutti sul filo della lama è la mancanza del vaccino. Ieri, è giunta la notizia che proprio la Cina ha avviato la sperimentazione vaccinale. Proprio la Cina?

Guardi, ormai è evidente che dietro alla questione vaccino c’è un evidente questione di business per qualcuno. Peraltro, da medico le dico che un vaccino per un virus RNA come questo lo si deve eventualmente usare solo su persone malate. Io non mi sogno neanche di fare questo vaccino ad una persona sana. 

Lei continua ad essere una voce fuori dal coro. Il coro preferisce ascoltare, o proporre, i Crisanti, però.

Crisanti è un microbiologo, non certo un virologo e lui, con la famosa zona rossa di Vò Euganeo, s’è dedicato alla sua materia: il virus e i suoi comportamenti. Dopodiché, molti dei personaggi assurti alle cronache e diventati protagonisti sulle televisioni sarebbero dispiaciuti se perdessero l’esposizione mediatica che li ha resi famosi.

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