di JULIANE ASSANGE
Il mondo non sta scivolando, ma galoppa verso una nuova distopia transnazionale. Questo sviluppo non è stato adeguatamente riconosciuto al di fuori degli ambienti della sicurezza nazionale. È stato nascosto dalla segretezza, dalla complessità e dalle dimensioni. Internet, il nostro più grande strumento di emancipazione, si è 
trasformato nel più pericoloso facilitatore del totalitarismo che abbiamo mai visto. Internet è una minaccia per la civiltà umana.
Queste trasformazioni sono avvenute in silenzio, perché coloro che sanno cosa sta succedendo lavorano nel settore della sorveglianza globale e non hanno incentivi a parlare apertamente. Lasciata alla propria traiettoria, nel giro di pochi anni la civiltà globale sarà una distopia postmoderna della sorveglianza, dalla quale la fuga sarà impossibile per tutti, tranne che per gli individui più qualificati. In effetti, potremmo già essere lì.
Sebbene molti scrittori abbiano considerato cosa significhi Internet per la civiltà globale, si sbagliano. Hanno torto perché non hanno il senso della prospettiva che porta l’esperienza diretta. Hanno torto perché non hanno mai incontrato il nemico.
