di GIANLUCA MARCHI
Certo che di acqua ne è passata sotto i ponti dal 16 marzo 1993, quando alla Camera il deputato leghista Luca Leoni Orsenigo agitava il celeberrimo cappio per i politici della Prima Repubblica travolti da Tangentopoli. Certo quasi vent'anni rappresentano una generazione, e tuttavia fa un po' specie oggi leggere le dichiarazioni di alcuni esponenti leghisti (molti dei quali allora si spellarono le mani e non solo al gesto del parlamentare comasco), tutti impegnati a salvare Roberto Formigoni, sempre più solitariamente issato in cima al nuovo Palazzo Lombardia, una sorta di monumento a se stesso per erigere il quale ha impegnato le casse della Regione Lombardia per oltre 500 milioni di euro, che se fossero andate a sostegno del sistema produttivo lombardo, forse avrebbero aiutato a lenire le conseguenze della crisi economica.
Ovviamente Formigoni non è ancora colpevole di nessun reato ed è tutto da vedere se mai lo sarà. A quanto pare è indagato e, prima o
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