Apprendo dall’ANSA che alcuni milionari di New York hanno lanciato un appello al governatore Andrew Cuomo per aumentare le tasse all’uno per cento della popolazione, ossia alla parte più ricca. Tra di essi alcuni ricchi non di prima generazione, tra cui Steven Rockfeller e Abigail Disney: “Abbiamo la capacità e la responsabilità di pagare di più. Possiamo permetterci di pagare l’attuale aliquota, e possiamo permetterci di pagare anche di più. Dobbiamo investire nelle persone e nelle infrastrutture. E il piano per le tasse dell’uno per cento consente questi investimenti”.
Non si tratta della prima volta che qualche persona benestante invoca un aumento della tassazione per i più ricchi. Probabilmente costoro ritengono di essere più “buoni” prendendo (e adeguatamente rendendo note) iniziative del genere. Eppure nessuna invocazione ad aumentare le tasse è accettabile, anche se tra coloro che subiscono un aumento vi sono i proponenti stessi. Questo per il semplice fatto che la tassazione presuppone la violazione del diritto di proprietà del soggetto tassato, dato che il pagamento del balzello non dipende dalla sua volontà.
Nel caso in cui qualcuno ritenesse di potere e dovere destinare una parte più o meno consistente di ciò che gli appartiene a investimenti in “persone e infrastrutture”, nessuno gli impedisce di farlo, per esempio mediante donazioni. Ma invocare l’autorità governativa per imporre anche ad altri maggiori tasse adducendo come motivazione il fatto che se lo possono permettere, significa voler sostituire la propria opinione a quella dei legittimi proprietari in merito all’utilizzo delle proprietà altrui.
Suppongo che i proponenti cambierebbero idea se qualcuno ipotizzasse di portare il prelievo a un livello pari al 99,9 per cento, ma la logica sottostante è del tutto identica a quella da essi utilizzata: con ogni probabilità chi proponesse la tassazione al 99,9 per cento sarebbe dell’idea che i soggetti (tar)tassati si potrebbero permettere di pagare un’aliquota del genere.
Certe iniziative confermano la mia idea che non c’è niente di peggio di voler fare del bene imponendo il conto (anche) agli altri.
Sono proposte fatte da perfetti cretini.
Gente che si meriterebbe di perdere tutta la loro ricchezza che, evidentemente