di ARTURO DOILO
L’anarcocapitalismo è una filosofia politica che perora l’abolizione dello Stato e la sua sostituzione con un sistema di proprietà privata, libero mercato e agenzie di difesa private. Gli anarcocapitalisti credono che lo Stato sia un’istituzione coercitiva e inefficiente che viola i diritti individuali e ostacola la prosperità economica. Di conseguenza, essi sostengono che i cittadini non abbiano alcun obbligo morale di pagare le tasse a uno Stato che considerano illegittimo.
Ecco dieci ragioni per cui un anarcocapitalista non dovrebbe pagare le tasse:
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Lo Stato è un’istituzione coercitiva: gli anarcocapitalisti vedono lo Stato come un’entità che utilizza la forza e la coercizione per imporre le proprie decisioni ai cittadini. La tassazione è considerata una forma di coercizione, in quanto lo Stato costringe i cittadini a pagare per servizi che potrebbero non desiderare o di cui non hanno bisogno.
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Lo Stato è inefficiente: gli anarcocapitalisti ritengono che lo Stato sia un inefficiente allocatore di risorse. Essi sostengono che il libero mercato sia in grado di fornire beni e servizi in modo più efficiente e a costi inferiori rispetto allo Stato.
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Lo Stato viola i diritti individuali: gli anarcocapitalisti credono che la tassazione violi il diritto di proprietà dei cittadini. Essi sostengono che ogni individuo ha il diritto di disporre della propria proprietà come meglio crede, senza interferenze da parte dello Stato.
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Lo Stato crea dipendenza: gli anarcocapitalisti ritengono che lo Stato crei una cultura di dipendenza, in cui i cittadini si affidano allo Stato per la fornitura di beni e servizi invece di provvedere a se stessi.
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Lo Stato promuove la corruzione: gli anarcocapitalisti sostengono che lo Stato sia un terreno fertile per la corruzione. Essi ritengono che il potere dello Stato di spendere denaro pubblico crei opportunità per funzionari corrotti di arricchirsi a spese dei contribuenti.
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Lo Stato impedisce l’innovazione: gli anarcocapitalisti credono che lo Stato ostacoli l’innovazione e la crescita economica. Essi sostengono che il libero mercato sia un motore di innovazione e che l’intervento dello Stato nella economia soffochi la creatività e l’imprenditorialità.
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Lo Stato è immorale: gli anarcocapitalisti considerano lo Stato un’istituzione immorale perché si basa sulla coercizione e sulla violazione dei diritti individuali. Essi ritengono che sia moralmente sbagliato sostenere un’istituzione che considerano ingiusta.
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Pagare le tasse è un atto di collaborazione: per un anarcocapitalista, pagare le tasse significa collaborare con un sistema che considera ingiusto e oppressivo. Essi ritengono che sia più coerente con i propri principi rifiutarsi di pagare le tasse e sostenere invece alternative volontarie e di libero mercato.
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L’evasione fiscale è un atto di resistenza: alcuni anarcocapitalisti vedono l’evasione fiscale come un atto di resistenza contro uno Stato che considerano illegittimo. Essi ritengono che l’evasione fiscale sia un modo per protestare contro le politiche dello Stato e per minare il suo potere.
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L’anarcocapitalismo è l’unica via per la libertà: gli anarcocapitalisti credono che l’abolizione dello Stato e l’instaurazione di un sistema di libero mercato siano l’unica via per raggiungere la vera libertà e prosperità. Essi sostengono che solo in una società senza Stato gli individui possono essere veramente liberi di perseguire i propri obiettivi e di vivere secondo i propri valori.
È importante notare che l’anarcocapitalismo è una filosofia politica avversata dal pensiero mainstream e statalista (da destra a sinitra), che osteggia il liberalismo coerente, il quale – usando le parole di Alberto Benegas LInch Hijo – possiamo sintetizzare così: “Il liberalismo è il rispetto illimitato del progetto di vita degli altri, basato sul principio di non aggressione, in difesa del diritto alla vita, alla libertà e alla proprietà, le cui istituzioni fondamentali sono la proprietà privata, i mercati liberi dall’intervento statale, la libera concorrenza, la divisione del lavoro e la cooperazione sociale”.
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Non ho bisogno di “perchè”, ho bisogno ci “come”, visto che ormai le tutte le nazibanche UE sono diventati servi statali, la Svizzera è la cameriera della UE e pure tutti gli exchange di vattelapesca ti bloccano i conti da far schifo.
Anche secondo firefox in versione antica, per vederlo bisogna pagare la tassa, non funziona un cazzo troppe complicazioni
Mah…
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Ca, ma non ti hanno insegnato nulla le lezioni del grande Prof. Sconvolto, quello che con un cacciavite ti costruiva una Volkswagen?
Grazie, ho provato ora con Browser Samsung e l’articolo è libero. Chrome invece continua a occultarlo.
Di nulla
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