di TONTOLO
Personaggi come Oliviero Diliberto possono avere diritto di cittadinanza solo a Pulcinellaland, noto parco divertimenti per i più abietti personaggi usciti indenni dal crollo del muro di Berlino.
L’altro ieri, mentre percorrevo con la mia Apecar le mulattiere della Valsabbia, ho sentito questo signore negare l’evidenza durante un’intervista radiofonica. Ha sotenuto, infatti, che lui non aveva visto la scritta sulla maglietta di una sua simpatizzante “popputa e ingioiellata” che recitava: “Fornero al cimitero”.
Non mi sono meravigliato delle sue parole, dato che essendo lui un comunista orgoglioso non può che essere un mentitore di professione. L’ideologia a cui appartiene – tra soli dell’avvenire e fiori recisi – è fondata sulla bugia sistematica. I gulag? Non esistono! Piazza Tienanmen? Un complotto capitalista! Non c’è libertà a Cuba? Propaganda americana. Fornero al cimitero? Chi l’ha visto…
Diliberto è uno statale, figlio del
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