E’ accaduto qualche giorno fa, dopo il clamoroso dietro-front sulla fiducia al Governo, sia alla Camera che al Senato, deciso pochi minuti prima. Come sappiano Angiolino Alfano è andato anzi è tornato a Palazzo Grazioli per un confronto a quattrocchi col suo padre-padrone, una specie di ritorno del figliol prodigo anche se a dire il vero la situazione era ed è completamente ribaltata per cui non il figliol prodigo bensì il padre-prodigo, seppure mica tanto prodigo essendo il merito infatti del figliolo se il padre non ha fatto una figura veramente di cacca davanti all’Italia e al mondo intero, anche se ormai la figuraccia il caro Berlusconi l’aveva già ampiamente compiuta. Quindi si sono incontrati, padre , diciamo padre putativo o meglio padre politico e figliolo Angiolino. Eccoli uno di fronte all’altro, il leader ed il suo delfino. Sinceramente io non me l’aspettavo e credo che tutti noi non ce l’aspettassimo, Angiolino Alfano che s’è ribellato al suo Capo, proprio lui, l’ombra di Silvio, la marionetta di Silvio, l’ Angiolino che ha sempre solo respirato l’aria di Silvio, la fotocopia di Silvio, il finto-segretario di Silvio che da 2 anni abbondanti non ha fatto altro che ringraziare immensamente il suo dio-Silvio e che non si è mai minimamente espresso neppure una sua piccola opinione personale se non ripetere meccanicamente quello che Silvio gli diceva, anzi più erano grandi le puttanate che Silvio tirava fuori , tanto più per Angiolino quelle erano tutte meraviglie. Ma questa volta ce l’ha fatta, aldilà della faccia che si ritrova, il povero Alfano, che certamente bello non è e non ha assolutamente carisma, anzi dalla fisionomia potrebbe essere il figlio di E.T. e di nonna Abelarda eppure l’eroe è lui!
Povero Angiolino, è stato bravo anzi bravissimo e ce l’ha fatta!!! Secondo me quel che han fatto lui ed altri ministri Pdl e parlamentari pdellini ma soprattutto lui, è assolutamente rivoluzionario, qualcosa ben più grande della Rivoluzione francese, più grandioso dello sbarco sulla Luna nel ’69, più storicamente determinante dell’abbattimento del Muro di Berlino nel ’89, più spaventoso del crollo delle Torri Gemelle in quell’11 settembre. Angiolino Alfano ha detto NO a Silvio Berlusconi. Assolutamente inimmaginabile!!! Si è detto e si è letto che a suggerire l’inattesa fiducia al governo da parte dell’ ex-premier fosse stato Calderoli, l’uomo da cui è derivata la scimmia, ma a me sembra poco credibile. Infatti le scimmie, ovvero Calderoli, seguono la natura e ragionano molto poco e Calderoli poi ha meno di loro, infatti per lui il cervello è solo un optional sconosciuto. No, direi che il grande merito rivoluzionario è soprattutto di Angiolino. Ma adesso che il grande atto è stato compiuto, che si fa? Ora che qualche coraggioso ha detto che il Re è nudo, quale futuro? E’ un bel casino, dal momento che tutto era costruito su misura e ad personam per Silvio, a cominciare dalla fondazione del partito o al nome stesso che lui a suo piacimento cambiava e ricambiava e rivoltava senza chiedere il minimo parere a nessuno. Ci sta che nel maggio del 2011 Berlusconi abbia eletto Alfano segretario del Pdl ma era una nomina-burla, Silvio parlava con affetto di Angiolino e lo ha sempre considerato un figlio ma non appena Alfano esprimeva un dubbio dicendo: ”…ma, però…”, Berlusconi gli puntava la pistola alla tempia. Forse non lo sapete ma nelle campagne elettorali, spostandosi insieme in auto da un luogo all’altro , Silvio costringeva Alfano a viaggiare nel bagagliaio. Però ha sempre parlato bene del suo Delfino!! Ora comunque son bei casini, ed i “ribelli” come primo passo vogliono rendere inoffensivi i cosidetti “falchi”, anzi meglio se sparissero. In primo luogo Brunetta dall’intelligenza direttamente proporzionale alla statura e poi gli altri, personaggi del tutto inutili sia al nuovo Pdielle-ForzaItalia che all’Italia stessa. La Santanché e Verdini pochi giorni fa avevano “offerto le loro teste” e bastava prenderli alla lettera ed appendere i due bei trofei alle pareti della nuova sede di Forza Italia. Berlusconi credo che si renda conto dei limiti in tutti i sensi di Brunetta, addirittura capogruppo alla Camera del Pdl, ma l’unica ragione per cui difficilmente Berlusconi lo abbandonerà è che Renato Brunetta è l’unico ad essere più basso di lui e questa soddisfazione, specie in pubblico, non se la vuole togliere. E quindi per il resto, per la nuova Forza Italia son cavoli amari.
Per noi rimane nel ricordo quell’immagine di Silvio, al Senato probabilmente per l’ultima volta, dopo le sue parole di fiducia al governo, in silenzio con le mani sugli occhi lucidi e sul viso, Re Sole decaduto, commosso e quasi piangente. Lo abbiamo visto pieno di vera amarezza dopo la grande decisione presa non senza travaglio, e in quei pochi secondi credo che tutto gli sia passato per la testa, tutto quello che ha fatto o che non ha fatto, tutte le immense cazzate di cui è stato l’autore, a partire dalla moglie Veronica che l’ha lasciato e poi gli ex-alleati Fini, Casini e altri, le leggi che si è fatto fare, la nipote di Mubarak, i bunga-bunga, l’abbronzatura di Obama e tutte le migliaia di gaffes in Italia e all’estero, i contratti con gli italiani mai mantenuti, la grande amicizia con Putin, i baci a Gheddafi e le condanne, sia quelle già avute e quelle che avrà, e via via tutto il resto, ecc. ecc. Tutto gli è passato in quel momento. Poveretto, che brutta fine…
Ed ora chissà se il governo Letta potrà lavorare finalmente senza la minaccia di Berlusconi(?)… forse sì ma si dice che il lupo perde il pelo ma non il vizio per cui se non ci sono finanziamenti per Pompei, beh, dipende dai fatti privati di Berlusconi, se Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II saranno Santi il prossimo 27 di aprile dipende dai fatti privati di Berlusconi, se l’America precipita verso il default dipende dai fatti privati di Berlusconi, se i miei amici Mario e Sabrina si sono separati è dipeso dai fatti privati di Berlusconi, se lunedì ho preso una multa per divieto di sosta dipende dai fatti privati di Berlusconi, se domani…
La perdita di Ruby è stata decisiva……….
Povero Berlusconi, tutte le colpe, Pongo ha ragione, sono sempre attribuite e lui, come se i Prodi ed affini non avessero mai governarto…
Eppure non era così forte come sembrava o meglio ostentava.
Io non l’ho mai votato nè ho per lui grande simpatia, ma talvolta mi viene da pensare: perchè nessuna pietà, perchè nessuno fa caso che l’uomo ha perduto nel giro dii poco piu’ di un anno: la sorella, la madre e la moglie.
E soprattutto la perdita della madre, a cui era attaccatissimo, deve averlo angustiato non poco.