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Doddore come bobby sands, è morto stamattina a cagliari

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di REDAZIONE

Meno di 10 giorni fa, scrivevamo quanto segue: “Doddore rischia di morire in carcere. Se appena si porta un po’ d’acqua alle labbra, il suo corpo la rifiuta, prova conati di vomito. Ma cosa deve vomitare? Sono 54 giorni che non mangia e non beve. Questa è la sua estrema protesta, a 74 anni di età, contro l’accanimento giudiziario di cui si sente vittima”.

Stamane, è arrivata la notizia: “E’ morto questa mattina all’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, dove era stato ricoverato dopo due mesi di sciopero della fame in carcere, Salvatore “Doddore” Meloni, l’indipendentista sardo di 74 anni che stava scontando alcune condanne per reati fiscali dal 28 aprile scorso, prima a Massama (Oristano), poi nel carcere di Uta (Cagliari)”.

L’avvocato Cristina Puddu lamentava di aver ricevuto copia della decisione del Tribunale di sorveglianza di Cagliari che negava gli arresti domiciliari a Salvatore “Doddore” Meloni, indipendentista sardo, protagonista di clamorose proteste ed azioni contro lo Stato. Nonostante le sue insistenze.

Il 28 aprile scorso ha varcato la soglia del carcere agitando la bandiera dei Quattro Mori. Prima di essere fermato dai carabinieri, aveva detto: “Sono condanne ingiuste frutto della persecuzione giudiziaria scatenata nei miei confronti nel 2008, all’indomani della proclamazione della Repubblica indipendente di Malu Entu, per impedirmi di continuare a lottare per l’indipendenza di tutta la Sardegna”.

In cella aveva una biografia di Bobby Sands, l’indipendentista irlandese di 27 anni che nel 1981 si è lasciato morire in carcere di fame e di sete. Doddore aveva annunciato l’intenzione di fare lo stesso. Infatti, non ha più mangiato, né bevuto. Ora si trova in condizioni critiche nel centro clinico del carcere di Uta. “È una prigione in mezzo al nulla – spiega l’avvocato Puddu – e il giudice sostiene che Doddore non è in immediato pericolo di vita…”.

Nato a Ittiri (Sassari), ma residente a Terralba (Oristano), trent’anni fa, quando aderiva al Partito Sardo d’Azione, fu protagonista di un “golpe” separatista che gli costò una condanna a 9 anni di reclusione, perché gli avevano trovato in casa dell’esplosivo e fu accusato di un attentato alla sede di Cagliari della Tirrenia, la compagnia di navigazione che collega l’isola al Continente. Anni dopo, in un’intervista, svelò che patrioti sardi erano addestrati in campi libici da personale militare del colonnello Gheddafi, pronti a far scattare l’ora X per separare la Sardegna dall’Italia.

Doddore Meloni è anche uno degli imputati al processo TANKO 2 a Brescia, dove alla penultima udienza s’era presentato in barella. All’ultima, invece, è stato rinviato a giudizio! Qui, una nostra chiacchierata con lui proprio dopo il processo.

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1 COMMENT

  1. Io vorrei conoscere le condanne fiscali che hanno inflitto a Meloni.
    Se tanto mi dà tanto sono frutto di una protesta fiscale dura nei confronti dello stato.
    E’ morto da duro.
    Ora che faranno gli indipendentisti sardi?
    Esistono ancora?

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