Una cosa sono stati i colloqui tra Putin e Germania e Francia, che avrebbero deciso il cessate il fuoco da domani, ed un’altra sono le richieste dei secessionisti in armi. I separatisti filorussi di Donetsk avvertono: Kiev deve concederci l’indipendenza “de facto”, altrimenti reclameremo l’intero territorio della regione. Lo ha dichiarato il presidente dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Aleksander Zakharchenko, che ha incontrato oggi la stampa nel capoluogo del distretto controllato dagli insorti filorussi. Poco prima del suo arrivo una violenta esplosione si è verificata a soli 100 metri dall’hotel del centro, dove era fissata la conferenza stampa.
“Tutta la regione di Donetsk è territorio della Repubblica Popolare di Donetsk”, ha detto il leader secessionista, che chiaramente guarda ai prossimi giorni, quando – se il cessate il fuoco terrà – si dovrà affrontare il grosso nodo dello status del Donbas.
“Invece delle vaghe formule presentate, dovrebbe essere stilato un documento chiaro e costruttivo, che porti alla pace e a una soluzione per l’Est dell’Ucraina”, ha detto Zakharchenko. Per poi lanciare un avvertimento: le milizie ai suoi ordini cesseranno il fuoco, come concordato, ma non a Debaltseve, importante snodo ferroviario che collega le “repubbliche” autoproclamate di Donetsk e Lugansk e che è diventato una trappola per migliaia di soldati ucraini, circondati dai separatisti russi.
Oggi sono arrivate notizie di intensi bombardamenti da parte dei ribelli secessionisti. E le parole di Zakharchenko minacciano che questi continuino anche dopo la mezzanotte, quando entrerà in vigore il cessate il fuoco concordato al vertice di Minsk. “Gli accordi di Minsk non dicono una parola su Debaltseve – ha avvertito – cesseremo il fuoco ovunque, ma non a Debaltseve”.
Un’esplosione in centro Donetsk, almeno tre morti – E’ salito ad almeno tre il numero delle vittime del presunto colpo di mortaio caduto nel centro di Donetsk. Lo riferisce Interfax citando il ministero della Difesa dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, aggiungendo che l’esplosione ha causato anche cinque feriti.
Mosca: “Kiev vuole deformare gli accordi” – Mosca si dice “fortemente preoccupata” dai tentativi di Kiev e dell’Occidente di “deformare” gli accordi di Minsk per la pace in Ucraina, dopo il negoziato tra Putin, Poroshenko, Merkel e Hollande. E auspica che tutti i firmatari del documento e le parti che lo hanno sostenuto facciano “il possibile perché l’accordo sia strettamente osservato”.