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Dopo kirchner e roussef toccherà a maduro? manifestazioni in venezuela

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di MARIETTO CERNEAZ

Mentre continuano i saccheggi di negozi di alimentari e/o automezzi che trasportano alimenti, per le strade venezuelane ricompaiono i manifestanti, molti, intenzionati a non retrocedere di un solo millimetro rispetto al “referendum revocatorio” per cacciare Nicolas (Ceausescu) Maduro. Milioni di firme sono state raccolte e devono essere consegnate negli uffici elettorali, ma il regime non ha alcuna intenzione di mollare e cedere di fronte alla volontà popolare. Ciononostante, ecco quel che sta accadendo:

La polizia continua ad opporre resistenza. L’ex candidato presidenziale dell’opposizione venezuelana, Henrique Capriles Radonski, è stato colpito con gas lacrimogeni dalla polizia mentre partecipava ad una manifestazione nel centro di Caracas. Julio Borges, deputato del Tavolo di Unità Democratica (coalizione antichavista) ha raccontato alla stampa che il corteo è stato bloccato dalle forze dell’ordine e quando Capriles stava negoziando con un agente questo “gli ha spruzzato un gas lacrimogeno in faccia e hanno dovuto portarlo via”.

Qui, il video postato sulla sua pagina Facebook:

A dare ancor più forza ai cittadini venezuelani, ed all’opposizione, ci sono le notizie giunte dal Brasile, che hanno confermato l’impeachment nei confronti di Dilma Roussef. “E’ un impeachment fraudolento, un vero golpe. In gioco ci sono il rispetto della volontà sovrana dei 54 milioni di elettori che mi hanno votata e il rispetto della democrazia”. Sono state queste le prime parole della ex-presidente brasiliana, nella conferenza stampa maduroconvocata prima di lasciare il palazzo presidenziale di Planalto dopo il voto del Senato brasiliano che si è espresso a favore della messa in stato di accusa di Dilma con 55 voti contro 22. Rousseff è sospesa dalla carica per 180 giorni, termine entro il quale il Senato dovrà esprimere un verdetto definitivo a maggioranza dei due terzi dell’assemblea, ovvero 54 senatori. Non è un caso che il governo venezuelano abbia espresso la propria solidarietà con la presidentessa brasiliana.

Dopo la fine Kirchner e della Roussef, sono davvero molti coloro che si aspettano che anche Maduro tolga il disturbo, come appare evidente da questa immagine che circola in Rete.

I gruppi della “Resistencia venezolana”, sull’onda dell’emozione incitano i loro concittadini a continuare a manifestare e pubblicano sui loro siti le immagini in cui denunciano gli abusi della Guardia Nacional, corpo di sicurezza molto vicino a Maduro. E l’esercito? Per ora, resta in disparte, ma c’è chi sostiene che presto farà sentire la sua voce. E c’è chi spera che, questa volta, si alzi per mettere fine al mandato dell’attuale presidente.

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