Sarà che il Jobs-Act non l’hanno ancora capito tutti, sarà che l’economia reale non è quella dei numeri aggregati dallo Stato, sarà quel che sarà, ma ecco un altro segnale della ripresa.
“Non sono affatto confortanti le notizie che giungono dall’incontro di Ministero di Alcatel-Lucent e Flextronics, con i rappresentanti dei lavoratori del sito produttivo di Trieste. Per quanto riportato, l’azienda avrebbe paventato il ricorso al “mancato rinnovo”, di fatto un licenziamento, di 190 lavoratori a tempo determinato per il 31 maggio. Questo sembrerebbe, come risposta al blocco delle merci in uscita che stanno operando i dipendenti oramai da diversi giorni. A fronte di una prospettiva di lavoro con carichi per un periodo che va dai 5 anni, più altri 5, la Flextronics ha illustrato un piano “strategico” produttivo che porterebbe all’eccellenza lo stabilimento di Trieste. Il vicepresidente di Flextronics, Eric Sisliean, per la prima volta al tavolo delle trattative, accanto al presidente Alcatel-Lucent Italia, Roberto Loiola, sembrerebbe aver dato la certezza occupazionale per un periodo di tre anni, sui 5 in cui si avrebbero carichi di lavoro provenienti da Alcatel-Lucent”.
Quando c’è la buona volontà dell’imprenditore, ci pensa il sindacato a fargli scappare la voglia.