Dato che ieri tutte le agenzie parlavano di grandi successi del Jobs-Act in termini di assunzioni, sciorinando cifre tipo decine di migliaia di nuovi assunti, noi insistiamo a parlare di economia reale.
“Confermati i 36 licenziamenti alla Edimo holding, azienda della famiglia Taddei che travolta dalla crisi generale che ha colpito l’intero gruppo. L’amara decisione è stata ribadita ai sindacati dal patron, Carlo Taddei, durante il tavolo che si è svolto nella sede di Confindustria. Tuttavia, i 36 dipendenti della Holding vantano stipendi arretrati per circa 800 mila euro di cui l’amministratore non ha assicurato il pagamento entro ottobre delle mensilità arretrate ha abbozzato la possibilità che riesca a mettere insieme circa 50 mila euro per ottobre, senza neanche specificare come intenda pagare il resto. I lavoratori lamentano spettanze arretrate risalenti al 2013 per un totale di circa 10 mensilità. La chiusura della Edimo holding è stata una diretta conseguenza del fallimento della Edimo spa e dell’attivazione del concordato preventivo per la Taddei spa: con le altre aziende ferme, non ci sono più commesse per l’impresa che, operando nel settore del commercio, erogava i servizi all’intero gruppo industriale e la cui cassa integrazione in deroga è scaduta a maggio”.
Queste non sono cifre inventate da qualche ministero.